il boom di richieste

Passaporti, in Alto Adige otto mesi d’attesa

Il personale della questura è insufficiente, impossibile fare fronte all’enorme mole di lavoro. In Trentino, una collaborazione tra la Polizia di Stato e il Consorzio dei Comuni trentini aumenterà il numero di documenti rilasciati



BOLZANO. Tempo di vacanze, tempo di viaggi. E tempo di passaporti. Ma le attese restano ancora lunghissime. Gli uffici della questura di Bolzano, alle prese con croniche carenze di personale, fanno tutto ciò che possono per ridurre i tempi, ma la mole di richieste - complice anche la Brexit che dal 1° ottobre 2021 impone il passaporto a chi vuole recarsi in Gran Bretagna – è in notevole aumento. E pure le aperture straordinarie dell’agenda passaporti online non riescono a ridurre i tempi in modo significativo. E anche se è bene ricordare che l’Ufficio Passaporti rimane sempre a disposizione di chiunque abbia bisogno anticipato o immediato del documento per l’espatrio per qualsiasi tipo di urgenza, in particolare per motivi di salute, di lavoro o di studio, va detto che le attese per chi non ha “fretta” sono diventate davvero troppo lunghe.

«Mi è stato dato appuntamento a gennaio del 2024 - spiega al telefono un lettore dell’Alto Adige - la verifica del venerdì per trovare slot disponibili mi ha dato la disponibilità dei commissariati di Brennero e San Candido. Non ho motivo d’urgenza, è vero, ma credo che otto mesi d’attesa per un passaporto siano davvero troppi. Spero – conclude – che anche in Alto Adige si possa trovare una soluzione come è accaduto in Trentino dove, pochi giorni fa, è stata annunciata la firma di un accordo tra questura e Consorzio dei Comuni, proprio tagliare le liste d’attesa infinite».

L’accordo in Trentino

Presentato giovedì scorso, il progetto di collaborazione tra il Consorzio dei Comuni e la questura di Trento prevede che personale dell’Ufficio Passaporti sia a disposizione dei cittadini in cinque diversi sportelli, approntati a San Martino di Castrozza, Malé, Pinzolo, Moena e Borgo Valsugana, una volta ogni cinque settimane. Già a partire da domani sarà possibile fissare un appuntamento al numero dedicato del Consorzio dei Comuni dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17 in modo da assicurarsi un posto per gli appuntamenti che inizieranno dal 13 giugno (A San Martino di Castrozza), per poi proseguire a Malé (dal 20 giugno), Pinzolo (27 giugno), Moena (4 luglio) e Borgo (11 luglio), proseguendo poi ogni 35 giorni. L’obiettivo è quello di garantire, fatta salva la necessità di ulteriori accertamenti, la consegna del documento alla data successiva a quella della presentazione della domanda. Ad esempio, chi si presenterà il 13 giugno a San Martina otterrà il passaporto cinque settimane più tardi, il 18 luglio, quindi. Tempi umani, insomma.

L’Alto Adige farà lo stesso?

Di collaborazione tra questura e Comuni, nella nostra provincia, non c’è traccia. Almeno al momento. «So delle lunghe attese per i passaporti– rivela Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano – . La prossima settimana mi informerò negli uffici competenti sulla possibilità di attuare anche qui da noi un progetto simile».













Altre notizie

Attualità