Peculato, accuse di danno d’immagine a Durnwalder dalla Corte dei conti
Le perdite erariali, secondo la procura, ammontano a circa 300mila euro. L’ex presidente è già stato condannato al pagamento di circa un milione di euro
BOLZANO. La Corte dei conti ha trasmesso all'ex presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder un invito a dedurre, cioè un atto con il quale gli si contesta una nuova accusa, quella di «danno all'immagine alla Provincia».
Secondo la procura della Corte dei conti, il danno d'immagine sarebbe conseguente alla condanna penale, diventata definitiva, di Durnwalder per peculato in relazione all'utilizzo dei fondi di rappresentanza: questa condotta avrebbe danneggiato l'immagine della pubblica amministrazione e così la procura della Corte dei conti contesta all'ex presidente un danno erariale di circa 300mila euro.
Durnwalder è già stato condannato dalla Corte dei conti al pagamento di circa un milione di euro complessivi per vari danni erariali, relativi all'uso dei fondi riservati ma anche al decreto che aveva consentito l'abbattimento delle marmotte.
Nei giorni scorsi, intanto, la procura ordinaria ha inviato a Durnwalder l'avviso di conclusione indagini nei suoi confronti per falso in atto pubblico: secondo l'accusa, in un'autocertificazione avrebbe dichiarato di non essere in grado di pagare in un'unica soluzione un debito con la giustizia di 27mila euro (si trattava di una condanna della Corte dei conti relativa ai fondi riservati), con lo scopo di ottenere una rateizzazione, mentre in realtà avrebbe avuto disponibilità economiche adeguate.