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Pesticidi, rinviato a gennaio il processo contro deputato tedesco Karl Bär

Il parlamentare dei Verdi è imputato a Bolzano per campagna antipesticidi Umweltinstitut



BOLZANO. Nuovo rinvio del processo per diffamazione in merito alla questione dei pesticidi in agricoltura a carico di Karl Bär, collaboratore in congedo dell'Umweltinstitut München per la sua elezione al Bundestag tedesco con il partito dei Verdi.

Durante la quarta udienza tenutasi questa mattina, 29 ottobre, a Bolzano l'agricoltore Tobias Gritsch, ultimo querelante rimasto nel procedimento e convocato come testimone nella giornata odierna, non si è presentato in tribunale.

Il giudice ha quindi disposto il suo accompagnamento coattivo per la prossima udienza, fissata in data 28 gennaio 2022.

All'avvio del processo sui pesticidi, a settembre 2020, le querele per diffamazione contro Karl Bär erano 1376.

In vista della quarta udienza, però, solo i fratelli altoatesini Stefan e Tobias Gritsch hanno mantenuto in essere le proprie querele e oggi entrambi gli agricoltori avrebbero dovuto testimoniare in tribunale. Questa mattina Stefan Gritsch ha ritirato la propria denuncia, al contrario di Tobias Gritsch, che la mantiene.

La querela per diffamazione contro Karl Bär si riferisce alla campagna lanciata dall'Umweltinstitut München nell'estate 2017 dal titolo "Pestizidtirol", finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica sul largo impiego di pesticidi in Alto Adige e al manifesto di denuncia esposto sempre nel 2017 nella fermata della metropolitana di Monaco/MünchenKarlsplatz che riprendeva, in chiave satirica, una campagna turistica provinciale modificando, sempre in chiave satirica, il marchio ombrello dell'Alto Adige/Südtirol.













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