Piano clima, l’appello degli ambientalisti: «Seconda parte entro fine anno»
Madeleine Rohrer, direttrice della Federazione ambientalisti altoatesina: «la Provincia deve alzare il tiro, più tempo passa, più gli interventi saranno costosi»
BOLZANO. «Giunta provinciale, alza il tiro». È l'appello della Federazione Ambientalisti Alto Adige sul piano clima altoatesino, presentato gli scorsi giorni nell’ambito delle “Giornate della sostenibilità”.
«La revisione del Piano climatico dell'Alto Adige del 2011 - affermano gli ambientalisti in una nota - è un parto difficile: annunciata dalla Giunta provinciale nel 2019 e prevista per il 2020, è stata innanzitutto divisa in due parti: la prima delle due parti è stata pubblicata qualche giorno fa e la seconda parte, con le misure vere e proprie, è stata annunciata per giugno 2023, cioè tra l'inizio delle vacanze estive e l'inizio delle elezioni provinciali».
La Federazione Ambientalisti Alto Adige «chiede alla Giunta provinciale di presentare il piano intero e completo entro quest'anno. Più tempo passa, più la protezione del clima diventa costosa e conflittuale».
«La giunta provinciale deve alzare il tiro, anche perché molti comuni hanno appena iniziato a elaborare la loro strategia per i prossimi dieci o quindici anni», afferma Madeleine Rohrer, direttrice della Federazione. I requisiti previsti dalla Provincia in materia di protezione del clima sono fondamentali per i programmi di sviluppo comunale. «Ogni comune deve dimostrare in che modo diventerà anch'esso neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040», afferma Rohrer.