Piazza Mazzini, abitanti esasperati
Degrado e atti vandalici, i residenti chiedono di chiudere la fontana: «Usata per lavare vestiti e stoviglie». Proposta anche la rimozione delle panchine per limitare i bivacchi. Cornelia Brugger: individuare e multare i responsabili
BOLZANO. Non si fermano le proteste in piazza Mazzini. Gli abitanti chiedono maggiore rispetto per gli spazi pubblici. Dall’area delle campane, trasformata in una «discarica a cielo aperto», a causa dei rifiuti abbandonati a terra, agli atti vandalici che hanno danneggiato la fontana a tal punto da renderla inutilizzabile e pericolosa. Esasperati per la situazione, i residenti chiedono più controlli e misure severe, anche nei confronti di bivacchi e giacigli. Oltre che azioni radicali: come la chiusura della fontana e la rimozione delle panchine.
La situazione della fontana
«Abbiamo chiesto di fare chiudere la fontana perché, oltre ad essere stata rotta a colpi di pallonate, è diventata un bagno pubblico - raccontano in una lettera di protesta - c’è chi si lava le stoviglie, i vestiti. Buttando dentro di tutto si intasa ed è un continuo spreco di acqua. Da alcune settimane è distrutta quasi completamente, la fuoriuscita di acqua ha formato la melma. Temiamo che a lungo andare questo causi infiltrazioni nei garage». Gli abitanti hanno già provveduto a una raccolta firme per chiedere in Comune che la fontana venga dismessa.
Le panchine e altre problematiche
Inoltre, spiegano, «chiediamo che vengano tolte le panchine, visto che ad ora costituiscono solo basi per bivacchi e luoghi di aggregazione di gruppi che si ritrovano ad ogni ora del giorno e della notte, senza rispetto per chi abita in zona e vorrebbe riposare». Il problema, spiegano, riguarderebbe anche il consumo di alcolici e sostanze stupefacenti in piazza. «Un continuo disagio, che, in inverno, inizia già dal primo pomeriggio.
Inoltre - proseguono nella lettera di protesta - abbiamo già segnalato agli organi competenti che accanto ai cassonetti in piazza c’è una discarica in cui si trova di tutto, ma anche per questo non è stato fatto nulla: basterebbe mettere delle telecamere».
La risposta della circoscrizione
La presidente del consiglio di circoscrizione Gries-San Quirino, Cornelia Brugger, garantisce ai cittadini che la loro protesta verrà ascoltata. «Non avevo idea che si fosse arrivati al punto di utilizzare la fontana per lavare stoviglie e vestiti - risponde stupita - Ma se gli abitanti lo segnalano, significa che accade di giorno, quando i responsabili possono essere visti. Sicuramente il primo passo è individuare i responsabili e multarli: questo è sufficiente di solito per ridurre un problema. Bisogna anche capire se si tratta di casi isolati». Tuttavia, chiudere o addirittura rimuovere la fontana, spiega, non è la soluzione giusta. «Sarebbe un gran peccato - prosegue Brugger - Quella fontana rappresenta la piazza, d’estate è un punto di gioco per i bambini e senza sarebbe tutto molto vuoto. Non possiamo rimuovere o chiudere tutto ciò che viene vandalizzato o danneggiato, bisogna risolvere il problema alla radice».
Lo stesso vale per le panchine.
«Una piazza non deve perdere il suo ruolo di punto aggregativo, per questo le panchine sono fondamentali - spiega la presidente di circoscrizione, che conclude:
«Tante persone dormono per la strada e bisogna trovare altre soluzioni per accoglierne il più possibile nelle strutture. Anche questo problema va risolto alla radice, togliendo le panchine si sposterebbe solo.
Una possibile soluzione?
«Sicuramente fare sì che i controlli siano ancora più frequenti, e prendere misure nei confronti di chi non rispetta gli spazi pubblici».