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Prima infanzia, in Alto Adige tanti servizi ma mancano educatori. La Provincia punta a aumentare i salari

Sono 226 le Tagesmutter e 106 le microstrutture che si aggiungono a 15 asili nido. Deeg: «Clausola per garantire il rispetto degli accordi quadro da parte di tutti i gestori»



BOLZANO. In Alto Adige  ci sono 106 microstrutture che si occupano dei bimbi da 3 mesi a 3 anni e 226 Tagesmütter, che si aggiungono ai 15 asili nido tra Bolzano, Merano, Bressanone e Laives. Un’offerta di servizi alla prima infanzia in costante crescita che si scontra però con l’urgenza di reperire personale.

L'assessora provinciale alla Famiglia Waltraud Deeg è consapevole dell'urgenza: "L'assistenza all'infanzia in Alto Adige è stata costantemente sviluppata negli ultimi anni, sia in termini di qualità che nell'ottica di fornire un servizio il più possibile completo. Tuttavia, questi sforzi non servono se il servizio può essere utilizzato dalle famiglie solo in misura limitata perché non si trova personale a sufficienza".

Per questo la Provincia sta lavorando per aumentare il livello salariale degli addetti alla prima infanzia negli asili nido. Recentemente si è tenuto un confronto tra l'assessora e il Consorzio dei Comuni. "Vogliamo adeguare i criteri di finanziamento - spiega l'assessora Deeg - per garantire alle organizzazioni fornitrici di servizi per la prima infanzia la base finanziaria necessaria a coprire gli obblighi previsti dal contratto collettivo".

Per le famiglie utenti, invece, non cambierebbe nulla: "Le famiglie hanno bisogno di sicurezza nella pianificazione, soprattutto in tempi come questi. Per tale motivo continueremo a puntare su una tariffa utente uniforme e scalare per ore di assistenza". Le modifiche riguarderanno presumibilmente anche le procedure di aggiudicazione: "Vogliamo inserire, nei criteri di accreditamento, una clausola - sottolinea l'assessora - che garantisca l'applicazione dei nostri accordi quadro locali e delle retribuzioni previste per il personale femminile. Questo deve valere per tutti coloro che offrono il servizio di assistenza alla prima infanzia in Alto Adige". Chi si occupa dei bambini più piccoli necessita di un maggiore riconoscimento, sotto tutti i punti di vista, perché "per noi, una buona assistenza all'infanzia deve valere di più".













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