LA DENUNCIA

Promette energia elettrica gratis, denunciato un promoter altoatesino

La Guardia di Finanza scopre sistema di vendita "piramidale"
 



BOLZANO.  La Guardia di finanza di Bolzano ha denunciato un promotore altoatesino di una società londinese che prometteva energia elettrica "gratuita" attraverso un sistema di vendita "piramidale". Sono 650 le persone tratte in inganno. Per il soggetto altoatesino, denunciato in concorso con gli amministratori esteri della società, è stata disposta la citazione diretta a giudizio.

Si tratta di un 57enne di Termeno, amministratore delegato in Italia di una società tedesca con sede a Londra, operante nel settore energetico. Tale società, gestita all'estero da due soggetti (un inglese e un tedesco), entrambi residenti a Londra, si presentava al pubblico come un'azienda in forte espansione nel campo della green energy con lo scopo di distribuire energia a tariffe estremamente concorrenziali e sensibilmente più basse rispetto ai normali prezzi di mercato.

La modalità di promozione dell'attività avveniva tramite sistemi "Multi-level marketing", cioè le cosiddette "vendite piramidali".

Per diventare partner della società, era necessario versare una quota di partecipazione iniziale pari a circa 600 euro, che serviva per l'acquisto di una c.d. licenza di vendita, attraverso la quale gli acquirenti avrebbero potuto promuovere i servizi energetici asseritamente erogati dall'impresa.

Contestualmente al versamento della quota iniziale, venivano promessi, in favore dei sottoscrittori, alcuni benefit; in particolare, l'arruolamento di ulteriori adepti avrebbe dato diritto alla corresponsione di provvigioni via via crescenti, fino a un massimo di 50.000 euro, a cui si sarebbe aggiunta una "rendita" mensile che avrebbe potuto raggiungere i 5.000 euro.

Inoltre, sempre secondo quanto garantito dai promotori, al raggiungimento della quota di trentamila iscritti sul territorio nazionale, i singoli partecipanti avrebbero avuto diritto all'attivazione del servizio di distribuzione di energia a prezzi molto vantaggiosi, fino all'erogazione di energia elettrica gratuita "a vita".

Complessivamente in territorio italiano sono stati rastrellati circa 400.000 euro. I denunciati rischiano ora l'arresto da sei mesi a un anno o l'ammenda da 100.000 a 600.000 euro.













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