Albergatori ottimisti ma zero prenotazioni
L’attesa per la nuova stagione. «Stornato il weekend di S.Ambrogio», spiega Oliver Senoner «Il personale è rodato, siamo pronti», dice Maria Pia Delazer. Luca Chiodi: «Sarà come in estate»
Val gardena. Ripartirà tutto. Perché tutto deve ripartire. Come e quando non si sa, ma tutti in Val Gardena sono (mediamente) ottimisti e ormai pronti. Ma al momento i piani camere sono desolatamente e tristemente vuoti. Come ci conferma Luca Chiodi titolare dell’Hotel Hell. «In ottobre le prenotazioni stavano andando benissimo, tanto che per il ponte di Sant’Ambrogio l’albergo sarebbe stato quasi pieno. Ci sarebbero stati tanti stranieri, soprattutto tedeschi, olandesi, russi, oltre ai tanti italiani. Poi sono cominciate le disdette e al momento le prenotazioni sono a zero. Hanno cancellato tutte le prenotazioni anche i russi, che vengono solitamente intorno al 6 di gennaio, perché in quel periodo hanno le loro vacanze. In tanti telefonano, ma soprattutto per informarsi su quando apriremo e quando apriranno le piste. Domande alle quali non siamo ancora in grado di rispondere. La nostra data di apertura è il 4 dicembre, noi siamo pronti, ma ancora non sappiamo niente». Anche all’Hotel Hell, come negli altri alberghi e ristoranti della valle, l’estate è servita per fare le prove generali: distanziare i tavoli, istruire il personale su tutte le norme igieniche a cui attenersi, organizzare la reception e tutti gli altri spazi comuni. «Partiamo con un bel bagaglio di esperienza – continua Chiodi – e con il personale già pronto a rimboccarsi le maniche. Noi siamo ottimisti. Secondo me sarà come quest’estate: zero prenotazione e poi in agosto la gente è venuta e tutti gli alberghi erano pieni. Adesso succederà la stessa cosa. Tutti aspettano l’ultimo momento, ma poi i turisti arriveranno perché hanno voglia di sciare e bisogno di un po’ di relax». Anche all’Hotel Portillo di Selva Gardena, sono in attesa di direttive precise e sapere la data di riapertura. «Non si può aprire un albergo da un giorno all’altro – ci dice il titolare Oliver Senoner. – Soprattutto l’area wellness ha bisogno di settimane per essere riscaldata. E non si può riempire la piscina perché senza riscaldamento l’acqua gelerebbe. Siamo in stand by anche per quanto riguarda gli acquisti e il personale. Sono tutti pronti a partire e riprendere il lavoro, ma dobbiamo aspettare le direttive sia nazionali che provinciali». Come per tutti gli altri alberghi, azzerato il weekend di Sant’Ambrogio, quello che da decine di anni segna l’avvio della stagione invernale e sciistica. «Quel ponte è stato completamente stornato. Ci mancheranno soprattutto tutti i clienti dell’Est che pare che non possano muoversi fino alla fine di gennaio. La nostra speranza è di aprire intorno alla metà di dicembre. Il fatto che stiano innevando e preparando le piste è già un bel segnale, sia per i turisti che per noi. Vuol dire che la stagione, in un modo o nell’altro partirà. Noi siamo ottimisti. Sarà come questa estate: non arrivavano le prenotazioni, si pensava che la stagione sarebbe stata un fallimento, invece poi in agosto i turisti sono arrivati e gli alberghi si sono riempiti». Zero prenotazioni anche all’Hotel Oswald di Selva Gardena. «Arrivano decine di telefonate al giorno, ma solo per informazioni: ci chiedono com’è la situazione qui, se potranno venire, se si stanno preparando le piste, ma nessuno prenota. Avevamo prenotazione fatte un anno fa, ma abbiamo dovuto ridare indietro la caparra – ci dice la titolare Maria Pia Delazer. - Noi siamo pronti a partire, appena ci daranno il permesso di farlo. Il personale è quello che collabora con noi da anni, quindi in una settimana saremmo in grado di riaprire l’hotel. Sono molto dispiaciuta soprattutto per loro perché sono a casa, disoccupati. È una situazione triste. Comunque la stagione estiva è stata un bel banco di prova: adesso il personale sa già come comportarsi, come fare le sanificazioni, come assicurare i distanziamenti e via dicendo. Sono stati tutti bravissimi e io vorrei riaprire per loro. Questa estate hanno lavorato tutto il giorno con la mascherina addosso, e non è facile. Tutto sommato è abbasta semplice, basta seguire tre regole: mascherine, distanziamento e igiene». Anche all’Hotel Oswald sarebbero già contenti di poter riaprire prima di Natale. «Il ponte di Sant’Ambrogio ormai è bruciato. L’ideale sarebbe poter aprire almeno in concomitanza con la gara di Coppa del Mondo a Santa Cristina, il 19 dicembre. Sarebbe la data perfetta. Speriamo! Noi siamo ottimisti e pensiamo che sarà come la scorsa estate, che tutti prenoteranno all’ultimo momento. La gente ha voglia di sciare e ha voglia di fare una vacanza. Prima di Natale è più conveniente…».
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