il caso

Braies, raccolta firme contro la seconda cava di ghiaia 

Contestata la a riconversione dell'area (16.500 m²) dai residenti della zona di Villabassa Gli abitanti: «La lavorazione dei materiali comporta rumori e polveri: bisogna intervenire»


Massimiliano Bona


BRAIES/VILLABASSA. Residenti mobilitati contro la realizzazione di un secondo impianto di ghiaia - denominato Platari 2 - su un’area di oltre sedicimila metri quadrati. Si teme in particolare il notevole impatto ambientale in termini di rumori e polveri. A riassumere la situazione attuale (manca un passaggio in Provincia) è Michaela Egarter, in rappresentanza di un gruppo di residenti che vive di fronte alla cava (Montecosta). «Inizialmente, nella cava di ghiaia Platari 2 si doveva prelevare solo materiale. La quantità e il periodo sono già stati definiti: 1.279.277 metri cubi fino al 30 agosto 2030.

Ora la giunta comunale di Braies ha deciso la riconversione dell'area (in totale 16.500 m²) da verde agricolo in zona destinata alla lavorazione della ghiaia. La relativa documentazione è già stata sottoposta all'esame e all'approvazione dell'ufficio competente di Bolzano. Se la decisione del Comune di Braies dovesse essere approvata tutte le condizioni del contratto precedente non dovranno più essere rispettate: la cava non dovrà più essere riempita settore per settore e non dovrà essere ripristinata la condizione originale (campo) entro il 2030. Da quanto si dice la ditta interessata sarebbe intenzionata a spostare i propri macchinari dallo stabilimento di ghiaia Langweg nella Valle di Landro alla cava di ghiaia Platari 2.

In questo modo nelle immediate vicinanze della zona Platari 1 nascerá una seconda cava. La lavorazione dei materiali (la frantumazione dei sassi, la trasformazione in calcestruzzo e asfalto ma anche il trasporto) comporta un'enorme quantità di rumore e di polvere. Inoltre, nella zona Obermarbach «è consentita la costruzione di garage, officine, magazzini e uffici. Chiediamo ai residenti una firma per impedire la riconversione e preservare la natura per noi e per le generazioni future».

















Altre notizie

podcast

Delitti e misteri dell'Alto Adige: il lupo e l'agnellino

Con «Il suono delle pagine» i libri prendono vita grazie a Mario Cagol che interpreta con passione e intensità le pagine dei libri di Curcu & Genovese. Con questa nuova serie podcast ci avventuriamo nelle ombre dei «Delitti e misteri» dell’Alto Adige, il libro di Paolo Cagnan, che racconta “i trenta casi di cronaca nera più clamorosi, misteriosi e intriganti dal dopoguerra ad oggi in Alto Adige”. Pagine che diventano un podcast-thriller da ascoltare tutto d'un fiato

il boom di richieste

Passaporti, in Alto Adige otto mesi d’attesa

Il personale della questura è insufficiente, impossibile fare fronte all’enorme mole di lavoro. In Trentino, una collaborazione tra la Polizia di Stato e il Consorzio dei Comuni trentini aumenterà il numero di documenti rilasciati







Attualità