Cësa di Ladins, 14 candidati Il costo è di 10 milioni di euro

ORTISEI. Ortisei, con i suoi quasi 5.000 abitanti, sta diventando una piccola cittadina. Possiede tutto, dagli spazi pedonali, a bei negozi, alberghi, ristoranti, bar e pub, un museo, un centro...


Daniela Mimmi


ORTISEI. Ortisei, con i suoi quasi 5.000 abitanti, sta diventando una piccola cittadina. Possiede tutto, dagli spazi pedonali, a bei negozi, alberghi, ristoranti, bar e pub, un museo, un centro culturale e infinite attività ricreative. Quello che tutt’ora manca è un polo culturale vero e proprio che contenga al suo interno teatro, cinema, museo e altro ancora. «La sala del teatro e la sala multifunzionale sono stati chiusi anni fa per il mancato collaudo antincendio – ci dice il sindaco di Ortisei, Tobia Moroder. – A Ortisei manca una sala di rappresentanza di belle dimensioni. Il museo, che è uno dei più antichi e anche ricchi di oggetti e opere di tutto l’Alto Adige, ha un grosso bisogno di esporre in una forma più attuale e più comunicativa. Il Museo, aperto nel 1960, dispone di collezioni nei settori della geologia, paleontologia e mineralogia, fauna e flora delle Alpi, archeologia, etnografia, artigianato artistico e scultura e pittura. Dal 2004 il museo tratta inoltre il lascito artistico del famoso alpinista e regista altoatesino Luis Trenker. La biblioteca ladina ha bisogno di vani aperti e facilmente accessibili dotati delle opportune pubblicazioni. Mancano i locali per le associazioni della “Union di Ladins de Gherdëina” e della “Union Generela di Ladins dla Dolomites” e per l’associazione del teatro, per la redazione del giornale ladino “La Usc di Ladins”. Così il Comune ha appena pubblicato un concorso di progettazione per la elaborazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per la ristrutturazione e l’ampliamento della Cësa di Ladins e del Museum Gherdëina, a basso impatto ambientale. Il costo sarà intorno ai 10 milioni. «La Casa dovrà essere un luogo di cultura ladina attiva e vissuta e ospitare, inoltre, la storia paesaggistica, artistica e culturale della Val Gardena e deve essere percepita come centro condiviso da tutti i ladini, indipendentemente dalle associazioni e dalle istituzioni che vi risiederanno», continua Tobia Moroder. La «Cësa di Ladins» si trova al centro di Ortisei ed ospita associazioni ed istituzioni della cultura ladina in un volume e spazio molto ristretto e limitato per le diverse attività svolte. Inoltre, una parte della struttura dell'edificio si trova in uno stato precario”. La «Union di Ladins de Gherdëina», proprietaria dell’edificio, ha iniziato a lavorare, insieme associazione del museo, alla federazione «Union Generela di Ladins dla Dolomites», all'associazione del teatro e al Comune di Ortisei, in un processo di partecipazione, allo sviluppo e all’ottimizzazione dell’utilizzo dell’edificio. Il Concorso che riporterà a nuova vita la Casa dei Ladini è stato pubblicato il 13 maggio e si svolge in due fasi: nella prima saranno individuati 14 candidati idonei, e nella seconda verrà scelto il vincitore. «I progetti devono essere consegnati il 30 novembre e in quella data saranno aperti i plichi – spiega il aindaco di Ortisei. – I criteri riguardano la qualità urbanistica, ovvero l’inserimento nel contesto del volume edilizio, la qualità architettonica, quindi la scelta dei materiali, degli ambienti, degli spazi e via dicendo, e gli aspetti funzionali, o l’organizzazione degli ambiti». Una volta individuato il progetto migliore? «Ancora non sappiamo se le elezioni avranno luogo in autunno. Speriamo che la nuova amministrazione porti avanti il nostro progetto nei 5 anni in cui resterà in carica. Speriamo in un importante contributo da parte della Provincia e della Regione, che in linea di massima sostengono la strada intrapresa sino ad oggi. Ortisei, ma anche tutta la Val Gardena, ha bisogno di un bello spazio, piacevole e usufruibile da tutti. E che contenga il cinema e il teatro, che mancano nel nostro paese».















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