badia e gardena

Chiusura dei Passi, Alfreider: «Così si intasa il fondovalle» 

Il progetto Car is Over. L’assessore provinciale respinge la proposta ambientalista: «L'attesa può creare pesanti conseguenze sulla circolazione, con code ancora più lunghe»


Ezio Danieli


BADIA/GARDENA. «I dati fatti registrare a Braies dimostrano che lo stop alle auto crea una lunga attesa prima del provvedimento di stop al traffico che è per un breve periodo. L'attesa crea pesanti conseguenze sulla circolazione con code che si allungano penalizzando la circolazione sulla strada statale della Pusteria. Cosa accadrebbe nei paesi a valle se il provvedimento di chiusura al traffico fosse introdotto sui passi dolomitici visto che sarebbe di una durata più lunga di quella di Braies?».

È perplesso l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreideir sulla proposta lanciato da "Car is over" un gruppo di lavoro di cui fanno parte diversi esperti di mobilità e numerose associazioni delle province di Bolzano, Trento e Belluno. La proposta prevede la chiusura al traffico automobilistico e motociclistico tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 domenica e festivi inclusi dal 12 giugno al 24 settembre. Dovrebbero essere coinvolti i quattro i passi dolomitici e cioè Gardena, Pordoi, Sella, Campolongo. Con la prospettiva di estendere il progetto al Falzarego e a Passo Giau (ed eventualmente anche agli altri passi). Alfreider si dice contento della proposta "perchè serve ad avere un quadro di insieme su cosa è possibile fare".

Ma poi aggiunge che " Bisogna considerare la situazione nelle vallate. Con il traffico vietato sui passi i vari paesi si troverebbero ad affrontare conseguenze pesanti , simili a quelle che abbiamo sperimentato a Braies dove prima della chiusura del traffico verso il lago si sono formato cose di attesa di diversi chilometri con ripercussioni su tutto il sistema viario della Pusteria. Cosa accadrà a Selva oppure a Corvara in conseguenza della chiusura dei passi? Mi fa piacere per il contributo offerto da "Car is over" per risolvere un problema, quello di contenere il traffico sulle strade dei passi dolomitici. E' uno sprone in più per agire di concreto coinvolgendo di più gli impianti a fune e i comuni delle vallate per mettere a disposizione adeguati parcheggi. Due soluzioni che dovranno essere prese prima che gli automobilisti decidano di compiere il giro dei passi".

Il progetto degli ambientalisti prevede anche che la chiusura delle strade debba avvenire tramite la regolamentazione del transito da parte delle autorità competenti (Polizia municipale, Carabinieri, Polizia stradale) con l’apposita segnaletica informativa, dandone comunicazione anche a valle. In aggiunta controlli sulle strade da giugno a settembre dalle 9 alle 20; i controlli dovrebbero comprendere velocità, emissioni sonore, parcheggio in aree con divieto e trasgressioni del codice della strada in generale. Questo potrebbe essere fatto unendo le risorse dei comuni (pattuglie) con il sostegno della Provincia (strumenti di rilevamento fonometri). "I controlli saranno riproposti con i vari mezzi a disposizione - conclude Alfreider - delle tre Provincie interessate"

 













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