Mobilità

Dal diesel all’elettrico: nuovi bus per le Dolomiti 

Helmuth Moroder ha portato a Ortisei e La Villa un veicolo convertito. Amministratori locali e provinciali sono stati invitati a un viaggio dimostrativo a Passo Sella e ritorno


Fausto Da Deppo


ORTISEI. “Tutti parlano, desiderano una mobilità pubblica che pesi meno sull’ambiente, che sia davvero ecologica, ma spesso l’argomento è chiuso con una frase rassegnata: Non c’è, oppure Non funziona”. Helmuth Moroder si augura di poter cambiare quelle risposte negative e per questo presenta un bus diesel convertito in veicolo elettrico.

Lo presenta e lo mette in strada in due appuntamenti corredati da dei viaggi dimostrativi: il 9 marzo dalle 9 a Ortisei e l’11 marzo dalle 10 a La Villa nel Comune di Badia.

Moroder è un libero professionista impegnato da tempo nel settore della mobilità pubblica, è stato tra l’altro direttore tecnico della Sta - Strutture trasporto Alto Adige e direttore di esercizio della Ferrovia Merano-Malles, e ha conosciuto i progetti dell’azienda tedesca Pepper motion, che appunto converte gli autobus diesel in autobus elettrici. “Nel corso della primavera 2021 – spiega - ho anche avuto l’opportunità di testare uno di questi autobus sulle linee più impegnative dell’Alto Adige e ho potuto constatare che l’autobus elettrico può percorrere qualsiasi itinerario senza problemi”.

A questo punto, si tratta di convincere amministratori e decisori e con questo obiettivo sono stati programmati i due incontri a Ortisei e La Villa. “Sono invitati l’assessore provinciale Daniel Alfreider e i dirigenti della Provincia nei settori relativi alla mobilità – continua Moroder – sindaci e assessori, rappresentanti di associazioni turistiche… È giusto che si rendano conto che il bus elettrico funziona e che il passaggio all’elettrico nella mobilità pubblica è una questione di volontà”.

Le perplessità tecniche, insomma, fanno parte del passato: “I bus elettrici stanno già operando con successo nel trasporto urbano da anni e ci sono diversi Comuni che acquistano esclusivamente bus elettrici. Grazie agli ultimi sviluppi nella tecnologia delle batterie, i bus elettrici possono ora essere utilizzati altrettanto bene nel trasporto regionale”.

E anche a livello di costi, sottolinea Moroder, i dubbi sono stati superati: “L’elettrico non costa di più e lo si capisce distinguendo fra costo d’acquisto e costo di gestione: se il primo è ancora forse superiore, nell’intero ciclo di vita di un veicolo elettrico si realizzano risparmi che rendono conveniente l’investimento”.

A Ortisei e La Villa, poi, saranno presentati non bus elettrici nuovi, ma convertiti. “In particolare mostrerò e farò viaggiare un bus di 12 metri che ha 17 anni di vita ed è stato trasformato in elettrico e rinnovato. Anche il recupero di un mezzo esistente e il suo rilancio rappresentano operazioni e scelte ecologiche”.

Moroder non vuole anticipare troppo: preferisce mostrare, dimostrare sul posto, dal vivo. Resta “una certa dose di scetticismo”, ammette e per dissiparla invita “chi prende le decisioni” a salire a bordo. Il 9 marzo, alle 9, il punto d’incontro a Ortisei è al parcheggio Fever. Dopo una presentazione, si partirà per il Passo Sella e ritorno a Ortisei, alle 10.30 partenza da Ortisei per Castelrotto, Compaccio, Saltria, Monte Pana e ritorno via Castelrotto con arrivo alle 12.30 circa.













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