La giunta boccia la nuova pista da sci a Plan de Corones. Kompatscher: «No definitivo per motivi ambientali»
Accolto il parere degli uffici. Il governatore: "Sarebbe stato l'intervento più grande dell'intero progetto". Via libera invece alla sostituzione degli impianti 1 e 2, ma la stazione intermedia sarà collocata più a monte
L’APPELLO Ambientalisti: “Plan de Corones, no allo spezzatino”
BOLZANO. La giunta provinciale di Bolzano ha bocciato oggi (13 maggio) "in modo definitivo", come ha sottolineato il presidente, Arno Kompatscher, la nuova pista compresa nel progetto di rinnovo e sostituzione degli impianti di risalita 1 e 2 a Plan de Corones, a Brunico.
"Questo sarebbe stato l'intervento più grande di tutto l'intero progetto, ma è stato respinto come ci avevano suggerito anche i nostri uffici con il loro parere ambientale", ha spiegato Kompatscher.
Contro la nuova pista avevano preso posizione le associazioni ambientaliste: «Le piste esistenti al Plan de Corones devono bastare. Il previsto importante disboscamento è chiaramente in contrasto con gli obiettivi del Piano clima Alto Adige 2040", il giudizio di CAI Alto Adige, Alpenverein Südtirol, Dachverband für Natur- und Umweltschutz EO, Heimatpflegeverband Südtirol, Protect Our Winters Italy e Mountain Wilderness. «La valutazione complessiva di tutte le misure di costruzione, dell'impatto sul paesaggio e del consumo di risorse produce un risultato chiaramente negativo. Il rinnovamento dell'impianto di risalita del Plan de Corones 1+2' può essere necessario, ma un ampliamento delle piste deve essere in ogni caso evitato».
L'esecutivo ha dato invece l'ok alla sostituzione degli impianti 1 e 2, con uno scostamento, però, rispetto al parere ambientale per ciò che riguarda lo spostamento della stazione intermedia, che va collocata più a monte, ha spiegato ancora il presidente della Provincia, "perché là dove era prevista o è situata oggi c'è un rischio geologico".
Si tratta di due cabinovie a 8 posti che partono da Riscone (959 metri) fino a 1850 metri sul livello del mare e da lì alla stazione a monte di Plan de Corones (2273 metri). In futuro, verranno sostituite da una cabinovia a 10 posti (impianto di risalita a cavo singolo) con una stazione intermedia a 1530 metri sul livello del mare. Il progetto del committente Funivia Plan de Corones Srl prevede il trasferimento della stazione intermedia e un nuovo collegamento alla pista.
“Per motivi geologici, il trasferimento della stazione intermedia andava approvato poiché l'attuale stazione si trova nell'area interessata da una frana”, ha spiegato l'assessore provinciale alla Protezione dell’ambiente Peter Brunner. “Tuttavia, la nuova parte della pista da sci al di sotto della stazione intermedia non è stata approvata secondo il parere degli esperti del Comitato ambientale. Solo il breve tratto superiore della pista, meno invasivo, può essere realizzato, anche se devono essere rispettate una serie di condizioni e misure di compensazione ambientale”.
Nel corso della valutazione ambientale, il gruppo di lavoro ha emesso un parere negativo sul progetto nell'ottobre 2024, affermando che l'impatto sarebbe stato eccessivo dal punto di vista “paesaggistico ed ecologico”. La Giunta ha quindi incaricato le autorità provinciali competenti di svolgere ulteriori indagini e valutazioni, per analizzare e rivedere tutti gli aspetti in modo più approfondito.