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Mondiali di sci del 2029, dice «sì» anche Ortisei 

Polemiche archiviate. In consiglio solo 2 voti contrari e l’astensione dell’assessore leghista. Il sindaco: «È un risultato ancora più netto del previsto ma anche un’occasione da sfruttare»


Stefano Zanotti


ORTISEI. La Val Gardena dice sì - compatta - alla candidatura ai mondiali di sci alpino 2029. Dopo Selva e Santa Cristina anche il consiglio comunale di Ortisei ha approvato una delibera di massima su un argomento che alla vigilia pareva tutt’altro che scontato. Sono passati ben 52 anni da quando la vallata ladina ha ospitato i campionati del mondo di sci alpino. Ebbene, potrebbe essere arrivata l'ora di ripetere l’esperienza, che ebbe notevoli ricadute anche in ambito turistico.

Ortisei ha deciso. Dopo un’ora di discussione la delibera é stata approvata con 15 consiglieri a favore, 2 contrari e 1 astenuto. In una terra votata al turismo si ritiene di dover sfruttare al meglio questa opportunità massimizzando i vantaggi possibili anche per le prossime generazioni della valle. Si mira ad un turismo sostenibile con infrastrutture e investimenti importanti finanziabili e realizzabili in tempi ragionevoli solo grazie agli introiti derivanti in gran parte dai Mondiali.

Dai banchi dell’opposizione, occupati dalla Volkspartei, il sostegno ai mondiali è stato chiaro da subito, confermando la tesi già espressa in altre due sedute negli ultimi 12 mesi. Dopo il no al referendum del 1991 le cose non sono affatto migliorate, anzi i timori manifestati allora si sono confermati anche senza i mondiali. «Questa é l’occasione per partecipare a decisioni che potranno rivelarsi fondamentali per i prossimi decenni per i nostri giovani», questa la sintesi del pensiero espresso dai consiglieri della Stella Alpina. Gran parte della coalizione di maggioranza del consiglio e della giunta, concorda nel ritenere questa «un’occasione per migliorare la situazione socio-economico locale. Grazie ai soldi derivanti dalla manifestazione si può e si deve frenare il fenomeno del traffico, puntando con decisione sulla mobilità sostenibile, migliorando e aumentando le infrastrutture. Attenzione particolare deve essere riservata alle associazioni. Sostenendo da una parte quelle artistiche-culturali e creative, dall’altra aiutando quelle sportive realizzando gli impianti tanto attesi dai vari club per la loro attività, soprattutto quelli impegnati con i giovani. Dunque si prevedono più vantaggi che svantaggi, motivo per cui si ritiene un’opportunità da sfruttare. Gli unici consiglieri contrari appartenenti al gruppo «Per una Lista Unica» sono stati Rudi Kostner Rudi e Claudia Insam. Astenuto, a sorpresa, Stefan Kasslatter, assessore alla mobilità della Lega. Alla manifestazione iridata parteciperebbero decine di Paesi, centinaia di atleti, e sul posto giungerebbero migliaia di persone tra spettatori, staff, giornalisti e volontari mentre milioni di appassionati si collegherebbero in diretta tv da ogni parte del mondo. Facile immaginare i vantaggi, se la valle riuscisse a mostrarsi dalla sua veste migliore, testimoniando come il patrimonio culturale e naturale rappresenti il cuore della proposta, l’identità dei residenti e il patrimonio da trasmettere alle generazioni future.

Sul tema è intervenuto anche il sindaco Tobia Moroder. «È un risultato ancora più chiaro di quello che ci si potesse aspettare. L’argomento è di estrema importanza. Tanti i pro e ma anche alcune criticità. Proprio queste ultime non sono da sottovalutare, in particolare i legittimi timori di una parte della popolazione, principalmente composta dai giovani. Gli aspetti negativi saranno quelli che saranno messi sotto la lente di ingrandimento dalla nostra amministrazione comunale. In assoluto la maggior parte di noi ritiene i mondiali del 2029 un’occasione da sfruttare. La scelta di rinunciare ad un mondiale, come accadde nel 1991, non ha portato i frutti sperati, dunque ritengo che la Gardena sia sufficientemente matura per dimostrare al mondo intero di saper organizzare un evento di tale portata rispettando l’ambiente, valorizzando storia, cultura, lingua e tradizioni locali, salvaguardando i giovani che verranno, lavorando per un progetto in modo univoco a livello di valle tra il comitato organizzatore, le amministrazioni politiche, le associazioni turistiche, ma coinvolgendo anche gli artisti e le associazioni sportive».

 













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