Musicisti, alpinisti e danzatori ai piedi del Sassolungo

Selva. La data da segnare sul calendario è sabato 27 Luglio alle 13, quando prenderà vita uno spettacolare progetto artistico che celebrerà i 150 anni dalla prima scalata del Sassolungo. Transart...



Selva. La data da segnare sul calendario è sabato 27 Luglio alle 13, quando prenderà vita uno spettacolare progetto artistico che celebrerà i 150 anni dalla prima scalata del Sassolungo. Transart - il festival di cultura contemporanea - onorerà questa importante ricorrenza con un progetto artistico interdisciplinare che porterà la firma dell’artista Hubert Kostner in collaborazione con il compositore Eduard Demetz e la danzatrice e coreografa Anastasia Kostner. Legati alla montagna, allora come oggi: nel bel mezzo dell’arena montuosa con un panorama mozzafiato, fra la forcella del Sassolungo e il Rifugio Vicenza, a 2.500 metri, si assisterà a uno spettacolo messo in scena da artisti, musicisti, alpinisti e ballerini, nel rispetto della natura.

L’artista Hubert Kostner rappresenta il tema dell’essere incatenati, con un'opera artistica che vede l’utilizzo di un masso e di corde da roccia, mentre, il compositore Eduard Demetz imiterà i suoni del paesaggio montano, riproducendoli con ben 20 ottoni. Un sasso di modeste proporzioni che si erge solitario sopra il sentiero escursionistico si trasforma nell’opera artistica di Hubert Kostner, che lo avvolge interamente con quasi 8.000 metri di corda da arrampicata. Questo solitario sperone roccioso si trasforma così in un punto di colore visibile nel circo glaciale del Sassolungo. Ai piedi di questa istallazione, il 27 luglio alle ore 13.00, il compositore Eduard Demetz dirigerà venti strumentisti a fiato, esplorando acusticamente l’ampiezza insondabile del paesaggio alpino, mentre, la coreografa Anastasia Kostner inserirà in questa cornice l’energia del movimento con l’aiuto di scalatori e performers. Nel bel mezzo del suggestivo anfiteatro roccioso si incontreranno, dunque, musicisti, alpinisti, performers e danzatori per un evento unico, nel massimo rispetto del territorio e del fragile ecosistema alpino.

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