Ortisei, la piazza senza auto fa infuriare i commercianti
Gli esercenti si lamentano con il Comune per una decisione che allontana i turisti e «per non aver previsto un progetto per valorizzare il paese e tenerlo “vivo” per tutto l’anno»
ORTISEI. Con un comunicato i commercianti di Ortisei criticano la chiusura al traffico della Piazza S. Antonio, così come deliberato dalla giunta comunale composta dal gruppo Per La Lista Unica con a capo il sindaco Tobia Moroder e dall’assessore alla mobilità della Lega – Salvini Premier Stefan Kasslatter.
Nello specifico si critica il fatto di non aver previsto un progetto per valorizzare la piazza principale del paese, prima di vietare l’ingresso alle autovetture per andare ad occupare una decina scarsa di posti auto, così come fatto (con successo, si sottolinea) l’estate scorsa. Motivo per cui si chiede di rivedere la posizioni presa, “coinvolgendo maggiormente le persone interessata a tematiche rilevanti come la mobilità”.
Nel comunicato si legge l’invito a trascorrere una giornata nella zona in questione per “verificare di persona le conseguenze causate dal divieto”. Nulla in contrario a chiudere durante le festività natalizie, così come in agosto, dicono i commercianti, contrari invece alla chiusura in altri periodi ritenendo che il provvedimento “raffredda” la zona, nonostante l’accesso consentito a taxi, persone con disabilità, navette degli alberghi e oltre 120 pullman di linea per il servizio pubblico.
“Noi persone coinvolte osserviamo da sempre, quotidianamente la situazione. Quando c’è bel tempo i parcheggi rimangono vuoti, in quanto la gente va in montagna e dunque il paese è molto tranquillo, ma al contempo il divieto impedisce anche ai residenti di arrivare in piazza con la propria auto”, così si legge nel comunicato. E, ancora: “Da anni lottiamo insieme all’Associazione Turistica Ortisei per mantenere il nostro paese “vivo” tutto l'anno e per non trovarci nella stessa situazione di altri paesi”.
Il comunicato termina facendo l’esempio di via Roma e della zona adiacente all’impianto di risalita del Seceda, “molto traffico e pericoloso, ma per quello nessuno ha mai pensato di vietare la circolazione alle macchine”. Come dire che l’eventuale aumento di traffico causato dalla presenza di autovetture in piazza S. Antonio non sarebbe un motivo valido per chiuderla al traffico.
Anche Ewald Moroder (Svp) concorda con i commercianti sul fatto che chiudere per tutta, o quasi, la stagione invernale la piazza senza alcuna valida alternativa di parcheggio e senza un concetto per la mobilità non va bene”.