Passi, ambientalisti all’attacco «Il pianoAlfreider non basta» 

La manifestazione. Domenica mattina Lia per Natura y Usanzes e giovani saliranno al Sella con manifesti e striscioni «Ok le telecamere per monitorare le auto, ma i risultati si sapranno fra mesi e invece c’è bisogno di far qualcosa subito»


Ezio Danieli


Passo sella. Una manifestazione è in programma domenica mattina, alle 10, a passo Sella per sensibilizzare soprattutto i politici sui temi legati in particolare al traffico nei mesi estivi sulle strade di montagna. L’hanno promossa i giovani della Val Gardena che, con l’aiuto della Lia per Natura y Usanzes: esporranno striscioni e manifesti per riproporre un argomento tornato attuale proprio quest’anno in cui, come è ormai noto, non è prevista alcuna limitazione al traffico sulla strada del Sella.

“Chi va in montagna, soprattutto nel gruppo del Sella, continua a lamentarsi - dice Engelbert Mauroner, presidente della Lia per Natura y Usanzes - L’inquinamento atmosferico ed acustico è sempre più grave. Chi arrampica si lamenta sempre più spesso perché addirittura, talvolta, non riesce a sentire la voce di chi scala assieme a lui. Noi vogliamo sollevare ancora il problema nei confronti soprattutto della politica cui spettano le decisioni. La manifestazione di domenica non vuole essere di protesta ma di sensibilizzazione affinché si decida qualcosa di concreto”.

Secondo il cosiddetto piano Alfreider (l’assessore provinciale alla mobilità), il traffico sui passi dolomitici del circuito del Sellaronda verrà monitorato da 24 telecamere, collocate entro l’estate in 12 postazioni strategiche. È quanto prevede una convenzione tra le Province autonome di Trento e Bolzano, in collaborazione con la Provincia di Belluno, allo scopo di trovare la soluzione al problema del numero alto di automobili private in una zona di pregio ambientale. I 24 occhi elettronici monitoreranno, attraverso un software apposito, i flussi di traffico lungo i passi Sella (2.240 metri), Gardena (2.127), Campolongo (1.875) e Pordoi (2.239 metri) e l’anello stradale su cui sboccano le statali 242 della Val Gardena, 244 della Val Badia, 48 della Val di Fassa e la strada regionale 48 passante per Arabba.

“Questo va bene - aggiunge Mauroner - ma i risultati del monitoraggio saranno pronti fra un paio di mesi. Sul passo Sella e negli altri valichi dolomitici, c’è bisogno invece di provvedimenti immediati che possano impedire o almeno ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico che non fa certo onore alle nostre montagne”.

Le telecamere registreranno i mezzi suddividendoli in quattro categorie (moto, autobus, camion, auto) e leggeranno le targhe per determinare il numero di passaggi e la provenienza dei veicoli, garantendo l’anonimato agli automobilisti. Le informazioni raccolte nell’arco di un mese e mezzo saranno impiegate per un progetto di mobilità sostenibile. “Bisogna fare di più - insiste il presidente della Lia per Natura y Usanzes - e la manifestazione punta proprio a questo, La politica deve essere sensibilizzata perché decida, una volta per tutte, in modo concreto. Le telecamere vanno bene. Ma i risultati dei controlli saranno noti soltanto fra alcuni mesi. Se tutto dovesse andare bene, gli eventuali provvedimenti potranno essere presi solo il prossimo anno”.













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