SAN CANDIDO. Val Pusteria in festa, sabato mattina 28 febbraio, per l’arrivo del primo treno della neve con il sindaco di San Candido Klaus Rainer che ha organizzato un piccolo evento celebrativo con la speranza che il nuovo collegamento possa incrementare ulteriormente il business dello sci nella zona dolomitica. Sul treno, partito da Roma, c’era anche Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione Fs, con il quale abbiamo fatto il punto su questo progetto ambzioso e soprattutto di lungo respiro.

Quanto contribuiscono le mete invernali nella formazione di valore aggiunto per il nostro Paese?

Le mete di montagna sono determinanti, specialmente in questa stagione. L’utilizzo del treno, in particolare, ha contribuito a rendere più sostenibili e meno stressanti i viaggi verso le varie mete. Il nuovo collegamento notturno, Roma-San Candido, sarà un’opportunità in più per trascorrere il weekend in montagna in treno, potendo sfruttare al meglio sabato e domenica e dedicare, in questo modo, due intere giornate alle piste da sci. Dall’avvio della stagione invernale, nel nostro Paese, sono oltre 190 mila i biglietti emessi da e per le destinazioni sciistiche servite dai treni Regionali, dalle Frecce e dagli Intercity.

Il collegamento fino a San Candido sarà realizzato con un Intercity notturno. Perché avete scelto i treni che viaggiano di notte?

I treni notturni sono mezzi strategici per ridisegnare il concetto di mobilità in un’ottica di sostenibilità, intermodalità e competitività. Viaggiare di notte, inoltre, permette di dare nuovo valore al tempo trascorso in viaggio. Per queste ragioni Trenitalia ha deciso di rendere ancora più confortevoli questi viaggi, con un piano di investimenti supportato dai fondi del Pnrr: circa 150 milioni per rinnovare 70 carrozze notte.