Pusteria, Gardena e Badia: hotel quasi tutti aperti a giugno 

Il punto sulla ripartenza. Prinoth (S.Cristina): «Prezzi in lieve aumento, attenerci alle regole inciderà il 10% sui costi» R.Huber (Alta Badia): «Riapriranno in molti: sensazioni positive». M.Huber (Brunico): «Prime chiamate da italiani e stranieri»


Daniela Mimmi


Gardena/badia/pusteria. Partiranno in ordine sparso e sparpagliato i 107 impianti di risalita del Dolomiti Super Summer, ma saranno loro, con il loro primo cigolio, a dare il via alla stagione estiva nelle nostre valli e sulle nostre montagne. Il primo impianto a partire sarà la funivia del Lagazuoi a Passo Falzarego, il 30 maggio prossimo, seguito a ruota da tutti gli altri dei vari comprensori. Entro il 5 luglio saranno tutti in movimento. Parte la stagione. Ma come parte? «C’è voglia di ripartire – dice Ezio Prinoth, responsabile di Dolomites Valgardena e impegnato nell’Associazione Turistica di Santa Cristina – Solo che ogni 10 minuti arrivano nuove disposizioni! Gli impianti per noi sono una pietra miliare, e un segnale importante, vuol dire che i turisti arrivano. I primi impianti in Val Gardena aprono il 6 giugno, gli ultimi il 3 luglio. Stanno facendo gli ultimi collaudi. Gli alberghi aprono più o meno come gli altri anni, in ordine sparso, tra l’inizio e la metà di giugno. Alcuni degli associati non hanno ancora deciso, ma riapriranno quasi tutti». Quanti turisti arriveranno? E da dove? Come il solito la spada di Damocle è l’apertura del confine con Austria e Germania, ma si attendono con trepidazione anche le aperture tra le regioni il 3 giugno. «Siamo tutti in bilico, ad aspettare. Pare che da Monaco molti stiano per arrivare al Lago di Garda. I tedeschi sono rispettosi delle regole, ma si stanno anche stancando. I nostri clienti per ora si informano, chiedono com’è la situazione, sono curiosi. Sappiamo che in linea di massima scelgono le strutture più piccole e familiari e gli appartamenti. Arrivano anche molte prenotazioni perché quasi tutte le strutture concedono la cancellazione gratis. Pensiamo che il 17% cancellerà la prenotazione. La situazione non è rosea, ma potrebbe non essere disastrosa. Molti clienti mi dicono che preferiscono la montagna al mare. Alla Liguria, che ha poche spiagge e tante restrizioni, preferiscono la libertà dalla montagna». Dai blog sui vari social, si capisce al volo che il vero timore dei turisti, soprattutto italiani, sono i prezzi. «I prezzi saranno più o meno gli stessi, magari con leggeri aumenti, perché attenerci alle regole incide sul 10% dei costi: dobbiamo fare i corsi per la sicurezza, avere i sostituti dei collaboratori se dovessero finire in quarantena, gli igienizzanti, le sanificazioni, una diversa organizzazione dei buffet e via dicendo. Ci vorrà più personale perché ci sarà qualcuno che ha paura di servirsi al buffet e qualche fobico che vorrà farsi servire in camera...». Il 27 giugno riaprono gli impianti in Val Badia. Anche lì coincide con l’inizio della stagione estiva? «In parte sì – conferma Roberto Huber, direttore di Alta Badia Brand - Sono un bel segnale, una indicazione precisa e positiva per i turisti. Non abbiamo ancora dati certi, ma quasi tutti gli alberghi stanno riaprendo. Mentre hanno già riaperto alcuni bar e ristoranti, come alcuni negozi di articoli sportivi soprattutto per la popolazione locale. Abbiamo fatto un paio di sondaggi, e tutti sono d’accordo nell’aprire appena partono gli impianti. A pare dare il chiaro segnale che la stagione riparte, l’apertura degli impianti è fondamentale, soprattutto per la clientela italiana, che preferisce non salire a piedi e passeggiare in quota. La nostra sensazione è che la stagione parta bene. Riceviamo molte telefonate e molte richieste di informazioni, molto più che negli anni passati. Speriamo che si trasformino in prenotazioni. Comunque, solo un mese fa, i telefoni tacevano. Mi pare che ci sia meno paura in giro, più fiducia, e voglia di lasciarsi tutto questo alle spalle». In Val Pusteria gli impianti aprono il 6 giugno. Ma l’apertura degli alberghi non è necessariamente legata alla ripartenza degli impianti, come conferma il presidente dell’Associazione Turistica di Brunico-Plan de Corones, Martin Huber. «Quasi tutti gli alberghi, e quindi anche i ristoranti, apriranno verso la metà di giugno, più o meno come gli anni passati. Prima ci sono sempre pochi turisti e soprattutto gli italiani non vengono prima di metà mese. Pare che dal 3 di giugno possano arrivare anche i turisti tedeschi». Anche in Val Pusteria, tante le telefonate e le richieste di informazioni, ma ancora poche prenotazioni. «C’è molto interesse, sia da parte di italiani, che di stranieri. Tutti ci chiedono quali misure di sicurezza vengono adottate. Arriveranno soprattutto i nostri ospiti fissi, quelli che tutti gli anni passano le ferie in Val Pusteria, comunque calcoliamo il 50% in meno rispetto agli anni passati. Ma qui da noi tutti gli alberghi apriranno. Come i ristoranti e rifugi».

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