«Riaprite la ferrata sullo Stevia» 

L’appello. La guida Mauro Bernardi che lo ideò vuol rilanciare il percorso chiuso dopo le proteste degli ambientalisti «In Badia è stato inaugurato un tracciato in zona parco e qui si è visto che le corde non disturbavano aquile e falchi»


Ezio Danieli


Selva gardena. L’apertura della nuova via ferrata “Les Cordes” a La Villa, ha rilanciato a Selva Gardena l’idea di riaprire la via attrezzata dello Stevia dedicata a Sandro Pertini, l’ex presidente della Repubblica che proprio in valle era solito trascorrere le vacanze estive, ospite nel vicino centro di addestramento carabinieri di Selva Val Gardena.

La ferrata, aperta nel 2003, venne chiusa nel 2014 al termine di una lunga polemica (e ricorsi) per il fatto che era stata realizzata in una zona protetta, una zona “Natura 2000”, ossia un’area tutelata a livello comunitario per la protezione e la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali. In precedenza, la via era stata una palestra frequentata da molti appassionati di montagna, turisti compresi. Ma non tutti erano d’accordo e la realizzazione della ferrata aveva intensificato le proteste legate ai possibili pericoli per l’ambiente. In particolare, falco pellegrino, aquila e gufo erano considerati a rischio, anche se uno studio del biologo Stefan Gasser, che aveva trascorso diversi giorni a fare ricerche sullo Stevia, sosteneva che non c’erano falchi pellegrini in zona, mentre le aquile si erano riprodotte e avevano anche incrementato il proprio numero proprio nella zona interessata dalle installazioni escursionistiche. L’argomentazione non aveva però convinto le autorità.

Dopo la chiusura e la dismissione, “si sono rotte le corde e anche le staffe nella parte più bassa, mentre altri agganci sono stati lasciati nella roccia”, commenta la guida locale Mauro Bernardi, che era stato l’ideatore della via attrezzata. Peraltro, ancora oggi sono molti gli scalatori esperti che con le proprie attrezzature affrontano la ripida parete rocciosa.

Ora a Selva in molti puntano a riaprire la via attrezzata, giustificando questa presa di posizione con il fatto che di recente è stata appunto inaugurata la via ferrata “Les Cordes” sul Gardenaccia, anch’essa nel territorio di un parco naturale.

Mauro Bernardi si è rivolto all’ufficio turistico di Selva, valutando che una “nuova” ferrata sullo Stevia può avere successo solo se accompagnata dall’appoggio delle istituzioni. Se l’associazione turistica, che ha già manifestato interesse, sarà d’accordo, i passi successivi sarebbero più semplici.

“Perché ciò che è stato permesso in Val Badia, non è possibile in Val Gardena?”, si chiede Bernardi. Del resto, tra chi aveva contestato la ferrata qualcuno pare si sia ricreduto: “L’intervento di allestimento del percorso - aggiunge Bernardi - è stato minimo e anche abbastanza economico. Una via ferrata ha costi di manutenzione bassi e sono necessari solo piccoli miglioramenti. Inoltre, anche al di fuori della val Gardena la ferrata dedicata a Pertini ha avuto molta attenzione ed è stata descritta in varie guide”.

La ferrata si inerpicava sullo spallone dello Stevia (metri 2.555). Dopo le critiche legate al disturbo della fauna avicola locale, a decretarne la chiusura era stata nel 2012 una sentenza del Consiglio di Stato, che aveva accolto le perplessità del Wwf relative all’esistenza di un percorso attrezzato in una zona “Natura 2000”. I giudici avevano posto così fine al contenzioso fra l’amministrazione comunale locale e gli ambientalisti, critici nei confronti del potenziale impatto che la via ferrata aveva sulla popolazione di aquile, falchi pellegrini e gufi. A nulla era valsa la battaglia, durate oltre due anni, con cui l’allora sindaco di Selva Peter Mussner aveva cercato di convincere l’ufficio Parchi della Provincia di Bolzano che la ferrata così com’era non danneggiava alcuna specie animale.













Altre notizie

Attualità