«Senza la Maratona, bruciato un indotto da 12 milioni» 

Il turismo e la crisi. L’edizione 34, con i 9 mila partecipanti e altre 20 mila presenze garantite, è stata rinviata al 2021 Alfreider (Alta Badia): «La stagione estiva non inizierà prima del 20 luglio. Speriamo di recuperare qualcosa ad agosto»


Ezio Danieli


Val badia. Una “mazzata” per l’economia e il turismo dell’Alta Badia e dell’intera zona dolomitica. L’annullamento della 34ª edizione della Maratona dles Dolomites (prevista per il 4 luglio) e il rinvio al prossimo anno rappresentano un danno incalcolabile. Non arriveranno novemila ciclisti partecipanti, più una media di due persone al seguito di ciascuno di loro, e poi tecnici delle varie squadre e allenatori, molti dei quali sarebbero arrivati almeno una settimana prima per prepararsi alla gran fondo più bella del mondo. Sarebbero state oltre 20 mila ulteriori presenze.

Il fatturato della Maratona dles Dolomites s’è attestato da anni su circa 2 milioni e mezzo di euro, l’indotto creato è di quasi 12 milioni di euro. Sono cifre importanti che per quest’anno faranno parte soltanto dei rimpianti. Se ne parlerà nel luglio 2021, quando la gran fondo ciclistica sarà riproposta con gli iscritti che non dovranno rifare la procedura. Ma è una magra consolazione, anche se eviteranno la concorrenza di circa 31 mila richieste di partecipare (questa la media ogni anno).

“Per il comitato organizzatore, la scelta di annullare la Maratona non è stata semplice. Abbiamo verificato ogni cosa attentamente, pensando anche ad una data successiva a luglio o a riservare la gara solo ai concorrenti italiani. Purtroppo in ogni caso la Maratona avrebbe perso parte del suo fascino. E poi resta prioritaria la salute di ciclisti e spettatori. Quindi abbiamo deciso per lo stop. Questa volta ha vinto il virus. Ma solo per stavolta”. Chi parla è Oscar Alfreider, presidente dell’associazione turistica Alta Badia. “La stagione estiva, già compromessa per la mancanza di prenotazioni, partirà ad handicap visto che la Maratona dles Dolomites è stata rinviata. La gran fondo - continua Alfreider - era per noi dell’Alta Badia un volano incredibile. Già a metà giugno arrivavano in valle molti ciclisti per preparare la corsa. E si preparavano per giorni sulle strade dei passi. Inoltre, chi non era riuscito ad iscriversi e far parte dei 9 mila al via, approfittava delle vacanze in Badia per percorrere in bici i tre tragitti della corsa. Quest’anno dovremmo rinunciare anche a loro. Ma altri guai rischiano di peggiorare la situazione del turismo in zona”.

Quali? “L’annullamento della Maratona - continua Alfreider - porterà a un inevitabile rallentamento nell’arrivo di ospiti, che non accoglieremo prima del 20 luglio. Speriamo di salvare una parte della stagione, visto che ad agosto le presenze dovrebbero essere garantite. Ma poco più di un mese basterà a far quadrare i conti? Non credo, e purtroppo temo che qualche albergo potrebbe essere indotto a non riaprire proprio per la prossima stagione estiva. Sarebbe un grosso guaio”.

Alfreider aggiunge una considerazione sulle altre manifestazioni ciclistiche, come il Sella Ronda Bike Day: “La Federazione ciclistica prevede lo stop a ogni genere di gara. Il Sella Ronda Bike Day e la Dolomites Bike Day non sono considerate gare e quindi, teoricamente, si possono fare. S’è deciso di seguire fino all’ultimo l’andamento della pandemia e quindi decideremo. Siamo pronti - conclude Alfreider - e tutto è già stato predisposto affinché le manifestazioni possano eventualmente avere luogo. Senza la Maratona sarebbe una consolazione. Magra fin che si vuole, ma una consolazione che l’intera zona dolomitica si meritebbe”.













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