Sloveni e spagnoli in pista. La Gardena parte di slancio
La nuova stagione invernale. Ha già aperto il 90% delle strutture e circa il 70% è pieno Christina Demetz (marketing manager): «L’incognita? Gennaio perché c’erano russi e ucraini»
ORTISEI/SELVA. In val Gardena, grazie anche all’ultima nevicata, la stagione è partita col botto. A confermarlo sono i dati legati all’apertura di gran parte delle piste - compreso il giro del Sella Ronda - che dimostrano come si tratti, ormai, di una destinazione internazionale. Ne abbiamo parlato con Christina Demetz, marketing communication manager con esperienza pluriennale.
Facciamo il punto: quanti alberghi hanno già aperto?
Siamo più o meno nell’ordine del novanta per cento. Non sono tutti, dunque, ma quasi. Chi ha aperto sta lavorando bene ma c’è ancora disponibilità.
A chi si riferisce?
Penso in particolare agli appartamenti e ai B&B. Oltre due terzi delle strutture ha già riempito le proprie stanze per il weekend di Sant’Ambrogio.
Passato il weekend con un probabile pienone c’è chi chiuderà per poi riaprire a Natale?
Lo faranno in pochi, in realtà, perché nel weekend successivo abbiamo la Coppa del Mondo di sci con atleti e giornalisti al seguito e questo, per le varie strutture, è il momento ideale per ripartire, correggendo eventuali piccoli problemi.
Che tipologia di ospiti ha la val Gardena in quest’avvio di stagione invernale?
Ospiti in parte anche nuovi o poco frequenti, attirati dalle tariffe più convenienti del solito. Penso in particolare a sloveni, spagnoli e cechi.
Quali sono le prospettive per il resto della stagione?
Siamo positivi e fiduciosi. L’unica piccola incognita riguarda gennaio, periodo in cui abbiamo sempre avuto un ottimo afflusso di russi e ucraini.