Solidarietà alpina, un premio a Forer
CAMPO TURES. Il premio di solidarietà alpina, che sarà assegnato oggi a Pinzolo, è giunto alla 49esima edizione. È previsto anche un riconoscimento a chi ha perso la vita in attività di soccorso. La...
CAMPO TURES. Il premio di solidarietà alpina, che sarà assegnato oggi a Pinzolo, è giunto alla 49esima edizione. È previsto anche un riconoscimento a chi ha perso la vita in attività di soccorso. La medaglia d’oro è stata assegnata a Lukas Forer morto del giugno scorso durante un'esercitazione. Con voto unanime il comitato del premio internazionale di solidarietà alpina ha deciso di conferire la medaglia d'oro alla memoria di Lukas Forer. Alla cerimonia di consegna saranno presenti alcuni dei famigliari di Forer oltre che una delegazione dell'Avs e una del Cnsas con il presidente della delegazione altoatesina Giorgio Gajer.
Lukas Forer aveva 43 anni ed era capo della squadra di soccorso alpino di Campo Tures. La tragedia era accaduta sotto gli occhi dei suoi uomini alla fine di un’esercitazione che lo stesso Forer aveva guidato. La vittima, che ha lasciato la moglie e tre figli, era dipendente del Comune di Gais e lavorava nel servizio manutenzione. Grande appassionato di montagna, da anni faceva parte del soccorso alpino. Quel giorno aveva programmato un’esercitazione: dopo oltre due mesi di lockdown bisognava riprendere gli allenamenti sul campo. In modo da essere pronti quando sarebbero arrivate le prime chiamate di soccorso. Per l’esercitazione Forer aveva scelto la zona che sovrasta le cascate, uno dei luoghi più suggestivi della Valle Aurina. A due passi da casa sua; su un terreno di cui lui conosceva benissimo ogni angolo. Tutto era filato liscio. Anche perché la squadra era formata da uomini che si conoscono da anni: un team affiatato che ha lavorato assieme su tante emergenze. Poco prima delle 20 l’esercitazione era finita. Il tempo di recuperare il materiale e di lì a poco sarebbero tutti rientrati a casa per la cena. Il dramma si era consumato proprio nel momento in cui Forer si trovava su uno sperone di roccia che sovrasta una delle cascate di Riva, impegnato a mettere a posto le attrezzature e scendere a valle. Forse si era distratto un attimo; forse il piede era scivolato su un pezzo di roccia bagnato ed era precitato. Un volo finito nelle acque della cascata che lo aveva trascinato via. I suoi uomini avevano assistito impotenti alla tragedia. Soccorso dai compagni I soccorsi erano scattati immediatamente: era stato allertato il 112 che aveva inviato sul posto inviato sul posto il Pelikan 2, mentre i suoi compagni - in tempi rapidissimi - erano riusciti a recuperare il corpo. Purtroppo non c’era stato nulla da fare. Troppo gravi le lesioni riportate nella caduta. Angelo Borrelli, capo del dipartimento della Protezione, aveva inviato le condoglianze alla famiglia.
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