Il blitz

Stoccaggio incontrollato di rifiuti a Prato alla Drava, sequestri e denunce

Blitz dei carabinieri, due persone del luogo sono finite nei guai. Dentro i sacchi c’erano ceneri residue dalla combustione delle biomasse



SAN CANDIDO. I militari della Stazione Carabinieri di Prato alla Drava hanno sottoposto a sequestro decine di “big bag” contenenti rifiuti ipotizzando il reato di gestione di rifiuti non autorizzata a carico di due persone del luogo.

I carabinieri avevano da diverso tempo notato, sistemati alla bell’e meglio su di un terreno nei pressi del parcheggio della funivia di Versciaco decine e decine di grossi sacchi, del volume di circa un metro cubo cadauno.

La cosa non poteva passare inosservata poiché davanti agli occhi di tutti (appare ormai pure sullo “street view” del noto sito web di mappe). Ai militari era già anche arrivata qualche lamentela dai paesani inorriditi da tale obbrobrio innanzi agli occhi di residenti e turisti.

I militari sono andati ad approfondire e hanno scoperto che dentro i grossi sacchi ci sono rifiuti speciali non pericolosi. E più precisamente ceneri residue dalla combustione delle biomasse che quotidianamente vengono prodotte dalla centrale termica della frazione pusterese.

Rifiuti, il blitz dei carabinieri a Prato alla Drava

Ecco le immagini del blitz dei carabinieri a Prato alla Drava che hanno sequestrato decine di grandi sacchi di rfiuti irregolari denunciando due persone

I militari, riscontrando quindi che vi erano rifiuti appoggiati su normale suolo adibito a parcheggio senza peraltro alcuna misura di contenimento (a terra c’è ghiaia) atteso che sono esposti alle intemperie col concreto rischio che le ceneri fuoriescano dai sacchi, hanno sequestrato tutta l’area, di circa 800 metri quadrati.

Contestualmente al sequestro penale, i carabinieri della Stazione di Prato alla Drava hanno segnalato a piede libero alla Procura della Repubblica di Bolzano due residenti, un uomo e una donna, ritenuti responsabili in concorso ma a diverso titolo della violazione ipotizzata e contestata.













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità