il caso

Val Pusteria, turista incinta denuncia: «Aggredita su un treno regionale» 

La vittima è ospite di un hotel della zona e sarebbe stata presa di mira dal personale forse per l’origine straniera. È all’ottavo mese di gravidanza: «Insultata e colpita all’avambraccio». L’assessore Alfreider condanna l’episodio e chiede professionalità



VALPUSTERIA. Un’aggressione ai danni di una turista incinta (all’ottavo mese di gravidanza) sarebbe avvenuta a bordo di un treno regionale forse a causa della sua origine straniera. La donna, in base alla denuncia, sarebbe stata insultata e sarebbe anche stata colpita all’avambraccio mentre stava andando in treno a prendere i familiari che stavano rientrando in funivia. In attesa che l’episodio venga verificato, l’assessore Daniel Alfreider promette che sarà fatta chiarezza e chiede al personale massima professionalità a bordo.

La donna: «Aggredita verbalmente e colpita da un controllore».

Il racconto della signora vittima dell’aggressione - di cui conosciamo l’identità - è quantomai dettagliato. «Sono un’ospite dell’hotel F. a Casteldarne, dove alloggio con mio marito e i miei due figli. E sono all’ottavo mese di gravidanza. Il 23 febbraio ero sul treno regionale partito alle 16.15 da Casteldarne in direzione di Perca, per andare a prendere la mia famiglia al rientro dalla funivia. Alle 16.28 (poco prima della stazione di Brunico) venivo dapprima aggredita verbalmente dal controllore del treno, al quale esibivo il biglietto che mi è stato consegnato dalla reception dell’albergo. Il controllore affermava di avermi già controllato in passato (cosa assolutamente priva di fondamento), che ero una bugiarda e che il mio biglietto non era valido in quanto io (sempre a suo dire) lavoravo in albergo. A quel punto cercavo di fare una foto del cartellino identificativo del controllore per poter successivamente inviare un reclamo, ma lo stesso mi aggrediva fisicamente colpendo la mia mano e il mio avambraccio per abbassare il telefono cellulare». La donna si trovava si trovava nel vagone 94 83 0 170 029-0, «all’interno del quale c’era una telecamera di videosorveglianza che ha ripreso quanto accaduto».

L’alterco è proseguito poi fino al momento in cui la turista è scesa dal convoglio. «Mentre scendevo a Perca e spiegavo a mio marito quanto accaduto, lo stesso controllore mi insultava chiamandomi “scema”. Sono ovviamente sotto shock per l’aggressione e dal pomeriggio di giovedì avverto dei forti dolori al ventre, certamente causati dal forte stress».

Ignote le cause dell’aggressione.

«Non capisco il motivo che possa aver scatenato questo atteggiamento discriminatorio nei miei confronti. Ho contattato il mio legale e mi riservo di formalizzare l’accaduto presso le autorità competenti per tutelare la mia dignità e la mia integrità fisica in questo momento così delicato della mia gravidanza».

L’assessore: «Mi auguro sia stato un brutto malinteso ma va fatta chiarezza».

Sul tema è intervenuto anche l’assessore Daniel Alfreider, che chiede ovviamente che venga fatta chiarezza. «Potrebbe essersi trattato di un brutto malinteso. In ogni caso ci aspettiamo che tutto il personale del trasporto pubblico si comporti in modo professionale nei confronti di tutti i passeggeri».

 













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