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Recovery Plan, Kompatscher punta sulla svolta verde: «Ma non sono chiari i criteri di valutazione dei progetti»

Il governatore dell’Alto Adige ha incontrato le associazioni ambientaliste per fare il punto anche sull’utilizzo delle risorse che arriveranno dallo Stato



BOLZANO. «In Italia non è ancora chiaro come sarà strutturato il Recovery Plan che lo Stato presenterà alla UE, così come non sono chiari i criteri di valutazione dei progetti e soprattutto in che termini le singole Regioni potranno formulare le proprie richieste». Con queste parole il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha aperto la videocall con i rappresentanti delle associazioni ambientaliste altoatesine in vista dell’incontro in programma l’8 aprile fra le Regioni e il premier Mario Draghi sul Recovery Fund.

Informazione e partecipazione

Il presidente Kompatscher, condividendo la necessità di informazione e di partecipazione richiesta dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, ha illustrato le difficoltà riscontrate dagli stessi presidenti delle Regioni e delle Province autonome nell’ottenere informazioni esaustive sul modo di procedere e sulla possibilità di sottoporre i propri progetti in vista dei finanziamenti europei dal Recovery Fund. Ha però fatto presente che alcuni progetti, come ad esempio nel caso di Water management e Piano tutela acqua, ma anche di Scuola digitale, siano frutto di processi partecipati, mentre per altri, per la complessità dell’iter decisionale e l’urgenza della comunicazione, non sia stato possibile. In rappresentanza delle 11 associazioni ambientaliste, che si erano ritrovate agli inizi di aprile, sia Andreas Riedl direttore della Federazione protezionisti sudtirolesi (Dachverband), che Gabriele Crepaz di Zukunftspakt, avevano ribadito la critica di deficit informativo in merito al Recovery Fund e l’assenza di un modus operandi partecipativo autentico, necessario per concretizzare l’auspicata svolta verde, rinnovando la richiesta di delucidazioni sui criteri adottati dalla Provincia nella scelta dei progetti sottoposti alla valutazione governativa per ottenere i finanziamenti UE. Il presidente Kompatscher ha mostrato molto interesse verso uno studio realizzato dall'associazione Klima Club Südtirol. Come ha spiegato Thomas Egger, l'associazione ha preso in esame i progetti presentati dall'Alto Adige avvalendosi delle informazioni disponibili e secondo i criteri per il raggiungimento degli obiettivi per il clima della Conferenza di Parigi; ne è emerso che solo il 31% di questi progetti avrebbe un effetto positivo o molto positivo. Nonostante ciò, l'esame ha evidenziato che, nel raffronto con i progetti degli altri Stati UE, i progetti altoatesini avrebbero un indirizzo analogo.

Previsto un incontro informativo

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha espresso l’intenzione di programmare un incontro informativo con i rappresentanti delle associazioni ambientaliste non appena disporrà di elementi concreti in riferimento al Recovery Plan nazionale. In merito ai possibili finanziamenti, Kompatscher ha ricordato che delle risorse destinate allo Stato italiano, ad oggi, non si sa ancora se ne siano previsti per le Regioni e in che quantità.

Strategia sulla sostenibilità

Altro tema affrontato nell’incontro in videocall, la strategia della Giunta provinciale sulla sostenibilità e il piano per il clima che ne è parte integrante. «Il nostro obiettivo è la presentazione della strategia prime dell'estate; l’intenzione è quella di fare riferimento agli obiettivi di sostenibilità indicati dall’ONU e nel rispetto di tutte le generazioni», ha spiegato il presidente Arno Kompatscher. Da quel momento sarà anche avviato il processo di coinvolgimento partecipativo dei vari stakeholder. 













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