Reddito di cittadinanza: il consiglio provinciale di Bolzano vuole una radicale riforma
Passa la proposta Svp. Kompatscher: «così non funziona anche perché mancano i controlli e non ne deriva uno stimolo a formarsi o rientrare nel mercato del lavoro»
BOLZANO. Su proposta della Svp (primo firmatario Helmut Tauber) il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato un voto con cui si sollecita il governo ed il parlamento ad avviare "una radicale riforma del reddito di cittadinanza introdotto nel 2019, poiché produce effetti negativi sul mercato del lavoro".
In particolare, si propone di sostituire il reddito di cittadinanza con altre misure più adatte all'economia ed al mercato del lavoro, ad esempio introducendo ulteriori possibilità di percepire un reddito aggiuntivo e di ricorrere al lavoro a chiamata.
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha osservato che non si tratta di mettere in discussione il sostegno ai disoccupati.
Il problema è piuttosto come realizzarlo. Il reddito di cittadinanza non funziona, ha sostenuto Kompatscher, anche perché mancano i controlli e non ne deriva uno stimolo a formarsi o rientrare nel mercato del lavoro. Il voto è stato approvato con 17 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astensioni.