MALTEMPO

Riaperta la statale della Venosta, ma la situazione in provincia resta critica

Confermato lo stato di pre-allarme "Bravo" in Alto Adige. Nella serata si diffonderanno in tutta la provincia nuove precipitazioni provenienti da Sud

 LE FOTO - Barbiano, fienile colpito da una frana



BOLZANO. La strada statale della val Venosta è stata riaperta a senso unico alternato, come in precedenza anche la statale della val Pusteria. La strada della val Badia rimane chiusa. La val Senales rimane percorribile fino a Madonna di Senales, oltre la strada è bloccata. La ferrovia della Venosta è nuovamente aperta. La statale della Pusteria è a una corsia fra Chienes e San Lorenzo di Sebato.

«La situazione rimane di attenzione massima» ha sottolineato l'assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler. «Per questo lancio un appello affinché la popolazione si mantenga il più possibile in zone aperte».

Gli esperti hanno stabilito nel corso della seduta di mantenere lo stato di protezione civile al grado Bravo (pre-allarme), riferisce il coordinatore della Conferenza di valutazione Willigis Gallmetzer. Dai terreni saturi d'acqua, ulteriori nevicate fino a bassa quota e precipitazioni deriva infatti ancora un importante potenziale pericolo idrogeologico.

Barbiano, fienile colpito dalla frana

E' accaduto nel corso dell'ultima notte. Ingenti i danni, ma fortunatamente non ci sono feriti (foto DLife)

Nella serata si diffonderanno in tutta la provincia nuove precipitazioni provenienti da Sud, ha riferito il meteorologo Philipp Tartarotti del Servizio meteo provinciale dell'Ufficio idrografico della Protezione civile. Il limite delle nevicate si attesta fra i 500 e i 1.000 metri. Le temperature saliranno da 2 a 8 gradi.

In tutta la provincia nelle prossime 24 sono da attendersi fino a ulteriori 10 millimetri di precipitazioni, nella zona della val d'Ultimo e sulle Dolomiti fino a 20 millimetri ma valori superiori potrebbero registrarsi nella zona Est della provincia.

Da mercoledì le precipitazioni dovrebbero cessare fino al fine settimana. Raffiche di vento forte non sono più da attendersi a partire da oggi sotto i 1.400 metri di quota. Ieri è stata documentata un'intensa attività di valanghe, spiega Fabio Gheser del Servizio valanghe della Provincia. Il vento rimane forte.

La valutazione del pericolo valanghe rimane a un livello 4 per la zona alpina più elevata. La situazione delle valanghe rimane di massima attenzione.

Il livello delle acque dei principali corsi d'acqua non presenta al momento alcuna problematicità, riferisce Roberto Dinale del settore Idrografia nell'Ufficio idrografico provinciale. Livelli dei fiumi più elevati si registrano nella parte orientale della provincia. Il livello dell'acqua nei canali di drenaggio nelle valli rimane tuttavia molto elevato.

Angelika Aichner della Ripartizione provinciale Foreste ha riferito di alberi caduti. Ciò rappresenta una criticità in tutte le zone della provincia mentre a Merano la situazione si è tranquillizzata. I terreni sono saturi d'acqua, perciò la situazione rimane di attenzione massima specialmente nelle zone orientali della provincia. I danni da masse nevose a causa della nebbia non sono ancora del tutto visibili, ma si teme che si siano verificati grossi danni. I geologi provinciale hanno riferito di frane in val Pusteria, val Badia, valle Isarco e Bassa Atesina. Il pericolo derivante da pendii saturi d'acqua permante. In val Venosta permane il pericolo di frane di sassi. Dopo la slavina staccatasi in Val Martello i Bacini montani sono già all'opera per sistemare i danni. L'assessore Arnold Schuler e il direttore dell'Agenzia Rudolf Pollinger questa mattina sono stati sul posto insieme al sindaco Georg Altstätter per avere un quadro della situazione.













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