Riforestazione in Uganda, piantati 9.000 pini grazie alla diocesi di Bolzano Bressanone
I responsabili del progetto, Fidelis Turyansingura e Antonio Pizzi, hanno fatto visita a Bolzano al vescovo Ivo Muser per riferire sui progressi compiuti e ringraziare l’Alto Adige dell'aiuto
BOLZANO. Novemila pini sono stati piantati a Kitanga, in Uganda, grazie a un'iniziativa della diocesi di Bolzano-Bressanone. I responsabili del progetto di riforestazione "Piantare una foresta di vita", Fidelis Turyansingura e Antonio Pizzi, hanno fatto visita a Bolzano al vescovo, Ivo Muser, per riferire sui progressi compiuti e ringraziare l'Alto Adige dell'aiuto.
L'Ufficio missionario diocesano e l'Ufficio per il dialogo hanno sostenuto l'intervento in Uganda con un finanziamento di 10.300 euro. La foresta, spiega una nota, è importante per la parrocchia di Kitanga grazie al suo valore ecologico, biologico ed economico: gli alberi proteggono le colline dall'erosione e offrono a molti animali un nuovo habitat; il legno viene utilizzato per realizzare mobili e ricavare carbone di legna, che la popolazione usa per cucinare; la vendita del legno è un'importante fonte di reddito per la parrocchia, perché consente di sostenere diversi progetti sociali e pastorali.
Inoltre, il compenso che i lavoratori ricevono per l'impegno nel progetto permette ai loro figli di frequentare la scuola e fornisce una copertura finanziaria in caso di malattia.
"Piantare questi alberi significa fare qualcosa oggi che cambierà l'ambiente in senso positivo domani e lascerà una buona eredità alle generazioni future", hanno spiegato a Bolzano Fidelis Turyansingura e Antonio Pizzi.