ambiente

«Scaldare a legna… ma bene!»: parte la campagna di sensibilizzazione

In Alto Adige gli impianti sono circa 90mila: vantaggi per l'ambiente e per il portafoglio. Provincia, spazzacamini e Agenzia CasaClima forniscono informazioni (foto Pixabay)



BOLZANO. Giusto in tempo per l'inizio della stagione del riscaldamento, viene lanciata in questi giorni la campagna “Riscaldare con la legna... ma bene!”. Oggi (28 ottobre) l'assessore provinciale alla Protezione dell'ambiente, della natura e del clima e all'Energia Peter Brunner, il presidente della Sezione di mestiere degli spazzacamini dell’Apa Christian Resch e Georg Pichler, direttore dell'Ufficio provinciale Aria e rumore, hanno fornito informazioni in occasione di una conferenza stampa a Bolzano.

In Alto Adige si stimano circa 90.000 impianti di riscaldamento a legna, di cui circa 70.000 sono piccoli impianti come stufe in maiolica, cucine e stufe a legna. Proprio questi piccoli impianti di riscaldamento a legna sono al centro della campagna per un corretto riscaldamento a legna.

“Con questa iniziativa contribuiamo a migliorare la qualità dell'aria in Alto Adige. Attraverso semplici suggerimenti e consigli individuali, vogliamo sensibilizzare la popolazione a riscaldarsi in modo ecologico ed efficiente e quindi ad agire attivamente in modo ecologico”, ha spiegato l'assessore provinciale Peter Brunner.

La combustione impropria negli impianti di riscaldamento a legna produce diversi inquinanti atmosferici che rimangono nell'ambiente e nelle case delle persone. “Ad esempio, le emissioni di polveri sottili - PM10 e PM2,5 - sono fino a 50 volte più elevate con una combustione inadeguata rispetto a una combustione corretta. Inoltre, viene prodotto anche l'inquinante cancerogeno benzoapirene”, ha riferito Georg Pichler, direttore dell'Ufficio Aria e rumore della Provincia. Gli effetti sono particolarmente evidenti nelle valli, dove gli inquinanti rimangono nel fondovalle durante le condizioni atmosferiche di inversione in autunno e in inverno.

Meno emissioni significa aria migliore

Tuttavia, le emissioni possono essere ridotte se i piccoli impianti sono gestiti correttamente. Ci sono anche vantaggi economici: se una stufa a legna viene utilizzata correttamente, è necessario meno combustibile, l'impianto dura più a lungo, è necessaria meno manutenzione straordinaria e si riduce il rischio di incendio. Il presidente Christian Resch ha spiegato quali sono i consigli da seguire: “I punti più importanti sono la scelta e lo stoccaggio del combustibile giusto, il corretto riempimento della stufa e la sua corretta accensione, oltre alla regolare pulizia e manutenzione dei sistemi di riscaldamento. Tutto questo porta a una corretta combustione”. Un opuscolo, il sito web https://www.heizenmitholz.it/it/home.html e una serie di brevi video forniscono informazioni.

I consigli degli spazzacamini

18 imprese di spazzacamini in tutto l'Alto Adige partecipano al progetto e offrono consulenza a tutti gli interessati dopo i consueti lavori di pulizia e manutenzione. Per questo progetto saranno disponibili circa 200.000 euro all'anno dal 2024 al 2027. L'obiettivo è raggiungere il 50% dei gestori di impianti con una consulenza personalizzata.

Accordo con il Ministero dell'Ambiente

“Riscaldare con la legna... ma bene!” è un'iniziativa dell‘Agenzia provinciale per l'ambiente e la protezione del clima in collaborazione con la Sezione di mestiere degli spazzacamini di Confartigianato Imprese (lvh.apa) e l’Agenzia per l'energia Alto Adige - CasaClima. Il progetto è finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Quest'ultimo ha stipulato una convenzione con la Provincia di Bolzano all'inizio del 2023 e mette a disposizione un totale di 5 milioni di euro fino al 2027 per migliorare la qualità dell'aria in Alto Adige.













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Emanuela De Crescenzo