Scomparsa dei coniugi Neumair, indagata l’amica di Benno
La donna è stata ascoltata in Procura, l’ipotesi di accusa è favoreggiamento. Ha raccontato di aver lavato i vestiti usati dal ragazzo in lavatrice la mattina del 5 gennaio. Il suo legale è tranquillo: "Procedimento presto archiviato"
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BOLZANO. La ragazza di Benno Neumair (ecco il ritratto dell'uomo indagato per omicidio e occultamento di cadavere) è stata iscritta sul registro degli indagati con l’ipotesi di accusa di favoreggiamento.
Un altro colpo di scena nel giallo intricatissimo della scomparsa dei coniugi Neumair.
Si tratta per lo più di un atto formale (che dovrebbe essere archiviato rapidamente) visto che è stata proprio Martina (questo il nome della bella commessa di origini argentine impiegata in un negozio del centro storico di Bolzano) a presentarsi ai magistrati raccontando quanto avvenuto la notte del 4 gennaio scorso in occasione della visita a casa sua di Benno, il figlio della coppia scomparsa, sospettato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. La donna ha raccontato di aver lavato i vestiti usati dal ragazzo in lavatrice la mattina dopo la scomparsa della coppia.
La giovane donna risulta attualmente indagata. Come però fa presente il suo legale, l'avvocato bolzanino Federico Fava, si tratta di un "atto dovuto". "Il procedimento - ha detto Fava - a brevissimo sarà archiviato". "La ragazza, molto spaventata dagli eventi, ha collaborato in maniera piena e spontanea con i magistrati", ha sottolineato il legale.
Le ricerche dei corpi di Laura Perselli e Peter Neumair sono proseguite anche ieri sabato 23 gennaio nel fiume Adige in territorio trentino. Le ricerche si sono concentrate in particolare nella diga di Mori, dove i carabinieri ed i vigili del fuoco hanno setacciato il fiume. Nessuna traccia però della coppia scomparsa. Per Guido Ferrari, già funzionario del Corpo dei vigili del fuoco permante di Bolzano, per trovare i corpi ci potrebbero volere settimane.
Il fiume ha restituito, anche stavolta, alcuni indumenti ma che non appartenevano ai due coniugi. Le ricerche proseguiranno anche nella giornata di oggi.
La posizione del giovane si era fatta più pesante il 22 gennaio, quando si era appreso che il sangue ritrovato al ponte di Vadena, poco lontano dalla discarica Ischia-Frizzi, sarebbe del padre Peter. Le analisi degli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche dell'Arma, affermano che non si tratta solo di una semplice "compatibilità", ma che quelle gocce di sangue sono proprio del papà di Benno.
Benno, ricordiamo, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. I parenti, in modo particolare la sorella Madè e lo zio paterno, non si sono detti sorpresi dallo sviluppo delle indagini e all’Alto Adige hanno dichiarato di voler solo una cosa: “La verità, qualunque essa sia”.
I legali dell'uomo invece lo difendono
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