Il caso

Scritta minatoria contro Galateo sui prati del Talvera: “Le intimidazioni non mi fermano”

Sull’episodio sono in corso accertamenti da parte della Digos, che ha avviato le indagini per identificare gli autori della scritta



BOLZANO. È comparsa una scritta sull’erba dell’anfiteatro arcobaleno ai prati del Talvera: “Galateo morto is queer joy”, ovvero “la gioia dei queer”, accompagnata da alcuni cuoricini. L’episodio è avvenuto nelle ultime ore e ha subito attirato l’attenzione dei passanti.


Non si esclude che il gesto sia un riferimento alla decisione, presa lo scorso giugno da Marco Galateo, di rimuovere la bandiera arcobaleno dalla sala stampa della giunta provinciale a Palazzo Widmann, in occasione di alcuni suoi interventi.


Il vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano e presidente altoatesino di Fratelli d’Italia ha reagito con fermezza tramite un post su Facebook: «Ora mi vogliono morto. Ecco qua la campagna per la pace dei pacifisti di Bolzano. Pace, rispetto, diritti civili difesi con campagne di odio e offese personali che arrivano ora alle minacce di morte. Non mi fermeranno dal difendere la libertà di tutti, anche di chi non la pensa come me».


Galateo ha aggiunto che le intimidazioni non lo scoraggiano ma, al contrario, lo spingono a proseguire nel suo impegno politico. «Non mi porteranno mai a contrapporre odio all’odio – ha scritto – perché noi siamo diversi da loro. Se voi ci siete, io ci sono. Non mollo». Sull’episodio sono in corso accertamenti da parte della Digos, che ha avviato le indagini per identificare gli autori della scritta.













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