La novità

Scuola dell’infanzia, al rientro a settembre tempo prolungato già dal secondo giorno

Fino a oggi veniva offerto a partire dalla seconda settimana. L’assessore Galateo: «Così i genitori non dovranno prendere ferie». Ma non mancano le critiche. Cornelia Brugger: «Forti perplessità dal punto di vista pedagogico»



BOLZANO. Da settembre la scuola dell'infanzia in lingua italiana offrirà il tempo prolungato per i bambini medi e grandi sin dal secondo giorno di scuola. La novità è stata ufficialmente annunciata dal vicepresidente della Provincia e assessore provinciale all'Istruzione Marco Galateo. Nella scuola dell'infanzia il tempo prolungato consente alle famiglie di conciliare efficacemente i tempi famigliari e quelli lavorativi: un servizio offerto alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, che offre la possibilità di usufruire del servizio fino al pomeriggio inoltrato, in alcuni casi anche fino alle ore 17.00.

Le lamentele delle famiglie

«La scuola dell'infanzia in lingua italiana offre da molti anni questa opportunità. Compatibilmente con le risorse di personale assegnate, dall'anno scolastico 2025/26, a fronte di queste richieste, la scuola in lingua italiana offrirà il tempo prolungato, già a partire dal secondo giorno, per i bambini "medi" e "grandi". Siamo certi di offrire un servizio molto gradito alle famiglie» spiega il vicepresidente Marco Galateo. Fino ad oggi il tempo prolungato veniva offerto a partire dalla seconda settimana, per permettere al personale pedagogico di essere presente al mattino per l'inserimento dei bambini piccoli.«Molte famiglie hanno segnalato la difficoltà di questo orario, che imponeva loro di richiedere ferie per i pomeriggi della prima settimana di scuola», rimarca Galateo, mentre la direttrice provinciale Manuela Pierotti sottolinea: «Abbiamo provveduto ad una riorganizzazione interna e, grazie alla collaborazione del personale pedagogico, siamo riusciti a predisporre la partenza del prolungato fin dal secondo giorno di scuola». Una novità sicuramente molto gradita dalle famiglie che potranno quindi fare conto su questa opportunità nell'organizzazione del prossimo autunno.Ma non mancano le critiche. «Capisco bene - così Cornelia Brugger (Cgil, Verdi) - che molte famiglie si trovano a dover conciliare i tempi di lavoro con quelli scolastici e che, per alcuni genitori, il tempo prolungato rappresenta una necessità concreta. Tuttavia, introdurre fin dal secondo giorno dell'anno scolastico un orario così lungo nella scuola dell'infanzia solleva forti dubbi dal punto di vista pedagogico. Lo stesso Consiglio scolastico provinciale ha espresso perplessità in merito».

Potenziati gli organici

L'esecutivo provinciale, inoltre, ha di recente confermato l'organico delle scuole dell'infanzia in lingua italiana per l'anno scolastico 2025/2026, pari a 476,75 posti. «A livello provinciale, il numero di iscritti ammonta attualmente a 3.098 unità, con una previsione di crescita nei prossimi mesi, con le cosiddette iscrizioni tardive» spiega il sovrintendente Vincenzo Gullotta.Il numero complessivo di bambini e bambine risulta sostanzialmente in linea con gli ultimi anni, nonostante una leggera flessione registrata nella città di Bolzano. «La giunta provinciale ha confermato anche il numero dei posti destinati alle attività in lingua tedesca e inglese, rinnovando il proprio impegno per offrire un progetto plurilingue che risponda sempre più alle legittime aspettative della famiglia e della società», ha rimarcato il vicepresidente Marco Galateo. Dai numeri si evince, inoltre, un lieve aumento del numero di iscritti con bisogni educativi speciali, «in linea con il costante incremento a cui si assiste ormai già da anni, a cui la scuola dell'infanzia risponde con sempre maggiore attenzione e con strategie inclusive innovative», sottolinea Galateo.













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