L'OPERAZIONE

Sequestrate armi clandestine e modificate in 12 diversi luoghi del Trentino

Intervento del Corpo Forestale della Provincia con l'arresto di alcuni soggetti e numerose denunce



TRENTO. Dopo mesi di indagini iniziate nell'estate del 2019, ieri - 27 maggio - all'alba oltre 50 unità del Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento, in seguito a vari decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Trento su 12 diversi obiettivi sparsi in tutto il Trentino, hanno effettuato vari sequestri di armi clandestine ed armi modificate per utilizzare dispositivi silenziatori non denunciati, con le relative munizioni.

Durante il controllo sono stati ritrovati e sequestrati anche strumenti per la fabbricazione di armi, attrezzatura per la cattura di avifauna, uccelli appartenenti a specie non cacciabili e quantitativi di carne di selvaggina non compatibili con i relativi certificati di detenzione e provenienza.

L'operazione si è conclusa in serata con l'arresto di alcuni soggetti per reati in materia di armi (art. 23 della legge n. 110/75 relativa al controllo delle armi) e la segnalazione alla competente Autorità giudiziaria di numerosi altri soggetti che dovranno rispondere di reati in materia di caccia (legge. n. 157/92).

 

Un ringraziamento è  stato espresso al Corpo Forestale da parte dell’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli, a nome di tutta la Giunta provinciale. “La vostra opera di vigilanza e prevenzione e è di grande importanza per un territorio come il nostro – ha detto – e contribuisce a fare del Trentino una terra  attenta all' l’ambiente e alla fauna selvatica, nostre risorse preziose”.













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