Successo Formativo, tornano le iniziative contro la dispersione scolastica in Alto Adige
L’iniziativa che l’anno scorso ha coinvolto quasi 2000 studenti, giunge al quinto anno consecutivo. Obbiettivo combattere i fattori che contribuiscono all’isolamento e all’abbandono dei giovani
BOLZANO. Con l'inizio del nuovo anno scolastico riprenderanno i progetti contro la dispersione scolastica realizzati da Irecoop Alto Adige Südtirol, in partenariato con le Associazioni La Strada-der Weg e Arciragazzi Bolzano Aps, in rete con l'Intendenza scolastica italiana e finanziati dal Fondo sociale europeo della Provincia Autonoma di Bolzano.
I progetti saranno attivati, per il quinto anno consecutivo, in tutte le scuole medie e superiori in lingua italiana della provincia. Lo scorso anno scolastico sono stati seguiti complessivamente più di 1900 studenti e studentesse e, anche per quest'anno, si prevede un numero simile di partecipanti.
Sempre lo scorso anno sono state svolte 28000 ore in attività individualizzata, alle quali si sono aggiunte circa 1500 ore di attività laboratoriale in gruppo. Nel triennio precedente, dal 2018 al 2021, i progetti hanno coinvolto oltre 1350 partecipanti con oltre 67500 ore di attività svolta.
Per Teresa Pedretti, direttrice di Irecoop Alto Adige Südtirol, «il rischio di dispersione scolastica non è mai frutto di un solo fattore, ma è il risultato di combinazioni tra diversi elementi: alcuni socioculturali, economici o di provenienza degli studenti, altri legati al funzionamento della scuola e alla sua organizzazione, oppure alla composizione della classe o al verificarsi di eventi inaspettati nelle relazioni o nella comunità studentesca».
Per Pedretti la chiave è offrire un intervento integrato e multidisciplinare, che coinvolga approcci educativi diversi. «In questi quattro anni abbiamo affrontato moltissime situazioni di rischio e sappiamo quanto sia decisivo. Alla base c'è un'alleanza educativa di diversi soggetti, incentrata sulla collaborazione fra insegnanti, dirigenti, educatori e altri contesti formativi, creativi ed economici del territorio. È un lavoro faticoso per tutti e tutte, certo, ma efficace».