Il caso

Tateo in corsa per un primariato a Cittadella, la sorella di Sara Pedri: “Valutino l’uomo, non solo il medico”

La reazione di Emanuela alla notizia del possibile trasferimento in Veneto dell'ex primario di Ginecologia del S.Chiara



TRENTO. E’ in corsa per un posto da primario a Cittadella (Padova) l’ex primario della Ginecologia di Trento rimosso dal suo posto dall’Azienda sanitaria dopo l'inchiesta interna scaturita dal caso di Sara Pedri, la giovane ginecologa che lavorava al S.Chiara (nel team diretto da Tateo) scomparsa lo scorso marzo.  

La notizia ha provocato la reazione della sorella di Sara Pedri, raccolta dal Mattino di Padova: “Mi affido all’umanità di chi deve compiere questa scelta – ha detto Emanuela Pedri – mi auguro che non si limiti a giudicare il professionista, ma che valuti anche l’uomo”. 

La famiglia di Sara Pedri ha fin dall’inizio sostenuto che all’origine della grave sofferenza vissuta dalla ginecologa c’era l’ambiente di lavoro al S.Chiara, un clima riconosciuto dall’inchiesta interna dell’Azienda che si è chiusa con il trasferimento di Tateo e della sua vice Liliana Mereu. 

Per quanto riguarda Tateo, trasferito dall’Azienda ad un incarico alle Cure primarie,  si attende ora che si pronunci il comitato dei garanti dell'Apss sulla richiesta di licenziamento espressa dalla commissione disciplinare. 













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