Trenino del Renon, braccio di ferro su vagoni e rimesse

La Provincia chiede la riconsegna dei treni, che Sad vuole vendere all’estero



BOLZANO. Continua il braccio di ferro tra Provincia di Bolzano e la Sad per il futuro del trenino del Renon, che a breve passerà  in gestione in house.

Ora non si litiga solo per i vagoni ma anche per le rimesse. La Sad ha infatti inviato una lettera al governatore Arno Kompatscher, evidenziando che i contratti di locazione per le rimesse di Soprabolzano e Collalbo, come anche le stazioni della funivia del Renon scadranno solo tra alcuni anni (tra il 2026 e il 2027), per mancata disdetta entro i tempi previsti. Di conseguenza la società, “quale legittima conduttrice degli immobili di cui ai citati due contratti di locazione non intende aderire alla chiesta loro riconsegna”. 

"Per proteggere l'immagine del trasporto pubblico sarebbe in futuro opportuno se lei parlasse con noi prima di compiere passi falsi che possono finire in commedia", scrive l'ad di Sad Ingomar Gatterer. "Il trasporto pubblico - prosegue - non è un gioco tra la mia persona e la politica ma è una responsabilità verso i cittadini e contribuenti dai quali lei viene eletto e soprattutto verso i lavoratori che hanno bisogno di stabilità lavorativa e sicurezza per le loro famiglie e il loro futuro".

Gatterer invita Kompatscher infine ad un incontro per "una comune, pacata riflessione sul futuro degli impianti  che Sad conduce da decenni con piena soddisfazione di tutti e che sono di vitale importanza per le economie turistiche del Renon e della zona del Roen”. 

Dal 19 maggio il servizio di trasporto su Mendola e Renon, attualmente gestito dalla Sad in proroga, è stato affidato alla Sta (società al 100% provinciale) e la giunta ha imposto alla Sad di trasferire i beni funzionali entro 60 giorni (dalla delibera del 16 marzo scorso).

Manca un mese e la Sad sarebbe pronta a vendere all’estero i vagoni del treno del Renon.  Ma la Provincia ne rivendica la titolarità, perché finanziati interamente con fondi pubblici e a questo punto la giunta Kompatscher ha richiesto il sequestro giudiziario dei vagoni e delle carrozze della funicolare della Mendola) per garantire la continuità del servizio di trasporto. 

Ma l’ad di Sad comunica che finora non gli è arrivata nessuna richiesta di requisizione dei vagoni da parte della Provincia. 













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