LE MISURE

Trentino in arancione, Fugatti: “E’ una beffa, ma non farò ordinanze contrarie”

Il governatore: “Se penso agli operatori economici mi vengono i brividi. Tanto dispiacere per gli impianti: c’era speranza”



TRENTO. “E’ stato l’Rt superiore all’1 (a 1,2) a portarci in zona arancione. I 21 parametri hanno un funzionamento matematico. Siamo stati in situazioni più pesanti per il contagio ma soprattutto per ospedalizzazioni e terapie intensive e siamo rimasti in zona gialla. C’è un sentimento di sconforto fra i cittadini e di beffa, che provo anch’io: ora che la nave è uscita dalla tempesta siamo finiti in zona arancione. Non vogliamo fare polemiche né fare nostre ordinanze. Mi vengono i brividi pensando alle categorie economiche. Ma penso che serva responsabilità e costanza nel comportamento. I numeri d’altra parte non ci lasciano in tranquillità: abbiamo 15 ricoveri oggi (in passato sono stati 30) e ieri ne abbiamo avuti 26”.

Non c’è un comunicazione ufficiale: “Non sappiamo se è da domenica o lunedì. Per noi vale da lunedì. Molti hanno già prenotato i ristoranti. Lo dobbiamo fare per rispetto verso chi lavora”.

"Una beffa anche per la riapertura degli impianti: il protocollo nazionale deve tanto ai tecnici della Provincia. C’era tanta speranza: sono cose che toccano e fanno dispiacere”.

Fugatti ha parlato ancora di ristori.

Per le scuole non cambia nulla: si resta in presenza.













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