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Turismo di massa in Alto Adige, i Verdi: “Limitare i disagi. Nel 2023 9 milioni di visitatori”

La mozione verrà portata in Consiglio provinciale nel corso della settimana. Nel documento si propone di istituire subito il Gruppo di lavoro “Passi”



BOLZANO. Limitare i disagi dovuti al turismo di massa in vista dell’estate. Questo viene chiesto dal Gruppo dei Verdi altoatesini nella mozione che verrà portata in Consiglio provinciale nel corso della settimana.

“La stagione estiva sta entrando nel vivo e così l’afflusso di turisti – sostengono i consiglieri Brigitte Foppa, Hanspeter Staffler e Riccardo Dello Sbarba –. Si prevede che nel 2023 potremmo raggiungere 9 milioni di visitatori e visitatrici. Con loro si ripresentano anche i problemi legati all’inquinamento ambientale e acustico, di cui soffre buona parte della popolazione nelle nostre valli, nelle città, sulle strade dei passi e nelle Dolomiti”.

"Se non riusciremo a trovare e ad attuare delle strategie efficaci per limitare i disagi – prosegue il Gruppo – rischiamo di mettere a rischio l’accoglienza e l’ospitalità che da sempre caratterizzano la nostra provincia. Un turismo sano ha infatti bisogno del sostegno e della collaborazione dell’intera popolazione, non solo delle aziende strettamente legate al turismo”. 

Nel documento si propone di istituire subito il Gruppo di lavoro “Passi” coinvolgendo le amministrazioni locali per l’attuazione delle misure previste dal progetto Dolomiti Low Emission Zone; di vietare, da maggio a ottobre, l’accesso alle strade dolomitiche a moto particolarmente rumorose; di fermare le campagne pubblicitarie volte ad attrarre il mototurismo; di rafforzare i controlli di velocità e rumore; di elaborare un programma per il contingentamento turistico per le mete hotspot e per contenere il turismo giornaliero con mezzo di trasporto privato.













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