vaccino

Vaxbus, quasi raddoppiata la richiesta in Alto Adige

Tra venerdì e domenica quasi 2.000 vaccinazioni, con la gente ad attendere anche dopo l’orario di chiusura



BOLZANO. "L'esperienza ci ha dimostrato che il dover raggiungere un centro vaccinale lontano da casa era effettivamente un impedimento per molte persone. Per loro abbiamo progettato le opzioni di vaccinazione senza prenotazione e facilmente accessibili, con luoghi e orari orientati al gruppo target ed abbiamo visto che questo funziona". Lo ha detto l'assessore alla sanità della Provincia di Bolzano, Thomas Widmann, commentando i buoni risultati dei Vaxbus e dei centri vaccinali allestiti in diverse località dell'Alto Adige.

Solo per i vaxbus la richiesta è quasi raddoppiata: "Tra venerdì e domenica abbiamo fatto quasi 2.000 vaccinazioni, molte delle quali dopo l'orario di chiusura previsto, perché tante persone erano ancora in attesa del vaccino", riferisce il vicedirettore operativo dell'Unità Covid, Patrick Franzoni.

Circa il 60-70% di queste erano persone che hanno ricevuto la prima dose. Entrando più nel dettaglio, 368 persone sono state vaccinate sul Vaxbus a Ponte Gardena, 450 a Sluderno, 175 a Laion e 353 a Tirolo. Se un paio di settimane fa la media giornaliera delle vaccinazioni per ogni autobus era di 156, la settimana scorsa è salita a 338, una circostanza in cui gioca certamente un ruolo importante anche il decreto che rende obbligatorio il green-pass per tutti i lavoratori a partire dal 15 ottobre.

Anche in occasione dell'"Open vaxday" di ieri a Bolzano, a fine serata erano state vaccinate 767 persone, 500 delle quali per la prima volta. Nel guardare ai numeri dei vaccinati presso l'Università di Bolzano (456 solo giovedì scorso) ed alle oltre 400 vaccinazioni effettuate martedì scorso al Centro vaccinale di Ora, è evidente una tendenza verso l'alto.













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