Il caso

A Lana la zona ricreativa resta vietata ai meranesi

La giunta ha deciso: la gestione dell'area Valsura affidata all’associazione giovanile che ha anche il compito di sorvegliare i comportamenti. L’utilizzo è riservato ai residenti e ai sodalizi del paese


Ezio Danieli


LANA. È stata riaperta qualche giorno fa la zona ricreativa sul greto del Valsura. Dopo il periodo di emergenza da coronavirus è possibile trascorrere dei momenti all'aria aperta e fare anche dei pic nic. L’area è però riservata solo alle associazioni di Lana e ai residenti, escludendo così i tanti meranesi – e non solo – che amavano frequentarla. La decisione è stata confermata dalla giunta comunale.

La gestione della zona è stata affidata al centro giovanile di Lana. Due persone verificheranno i comportamenti delle persone per evitare assembramenti ed eccessi pericolosi. La conferma è del sindaco Harald Stauder che a suo tempo aveva deciso di chiudere l’area ricreativa in quanto la situazione aveva raggiunto un livello tale da non essere più tollerata. Era oggetto di occupazione abusiva da parte di ignoti e nella stessa zona esistevano condizioni di totale abbandono, con cumuli di rifiuti di ogni genere.

La zona ricreativa lungo il rio aveva una presenza, soprattutto nei fine settimana, di circa 200 persone. Arrivavano da tutto l’Alto Adige ed anche dal Trentino, ma il comportamento di alcuni frequentatori aveva suscitato problemi per la situazione igienico-sanitaria. Il sindaco aveva ricordato come il materiale fotografico in possesso della polizia locale in cui si evidenziava tale situazione “di grave degrado e di potenziale pericolo per l’igiene e la sanità pubblica” suggerisse urgentemente un intervento di bonifica. Stauder aveva anche sottolineato le lamentele da parte dei residenti in zona, decidendo di vietare qualsiasi ingresso non autorizzato all’interno dell’area.

Poi c'era stata la bonifica. Si era provveduto a sistemare i cartelli e gli sbarramenti. La zona era stata riaperta con regole precise ma la situazione non era tornata sotto controllo, anche a causa delle auto parcheggiate fino sulla pista ciclabile. La giunta comunale, preso atto di questa situazione aveva affisso una serie di ulteriori cartelli per disciplinare gli accessi e ricordare a tutti i frequentatori della zona una serie di norme per usare le strutture che nel tempo sono state installate nell’area. Erano stati effettuati una serie di controlli da parte delle forze dell’ordine. Eppure la situazione era ancora sfuggita di mano. La conseguenza: per accedere alla zona al fine di grigliare o fare picnic, precedenza alle associazioni e ai residenti.













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