Farmaci a domicilio e viveri Croce rossa a pieno ritmo
Solidarietà. Il comitato meranese attiva su più fronti per supportare le fasce più deboli della popolazione Una trentina di volontari affiancano il gruppo di dipendenti fra servizi in ambulanze, consegne a casa e raccolta di alimenti
Merano. Portano i farmaci a domicilio e coordinano la distribuzione dei viveri ai più bisognosi, senza contare l’attività ordinaria del 112, in ambulanza per le emergenze o per i trasporti. Del meccanismo in funzione per rispondere alle situazioni di difficoltà, la Croce rossa meranese è ingranaggio essenziale. La squadra di volontari che integra il team di dipendenti sta dando prova esemplare di generosità. «C’è una disponibilità straordinaria da parte di tutti» commenta Roberto Carotta, referente dei volontari. La ricompensa? «La gratitudine della gente. Grande, profonda. Tante volte commovente. Le loro parole di ringraziamento sono il nostro premio».
Farmaci.
Sorpassa le 30 unità il team di volontari che si affianca al gruppetto di dipendenti. Una quindicina presta servizio sulle ambulanze, gli altri sono impegnati nei servizi accessori che oggi come non mai richiedono manodopera. Servizio attivato per l’emergenza Covid-19 è quello dei farmaci a domicilio, rivolto ai meranesi più anziani e a coloro che non possono uscire di casa, perché in quarantena o gravati da problemi di deambulazione. Più le restrizioni si dilatano nel tempo, più persone si ritrovano senza farmaci, spesso di vitale importanza. «L’assistito può chiamare la farmacia di riferimento sul territorio di Merano per ricevere le istruzioni. Noi ci attiviamo in rete con i medici, se serve andiamo a prendere le ricette, preleviamo i farmaci e li consegniamo a domicilio. E anticipiamo il pagamento in farmacia: l’assistito ci rimborsa alla consegna». Hanno attivato il servizio le farmacie Druso, San Damiano, Central, Madonna, Maia Bassa, Corte Bavarese, Salus, San Giorgio e Sinigo.
Viveri.
Altro fronte è quello alimentare. In rete con Comune e Burgraviato, la Croce rossa coordina i pacchi destinati alla rete di bisognosi (da non confondere con il servizio per la spesa a domicilio, per accedere al quale si può consultare la scheda in fondo alla pagina). «Siamo a una quindicina di richieste al giorno, con dati in aumento» prosegue Carotta. «Al nucleo di assistenze pre-virus si aggiungono nuove domande da parte di persone rimaste senza entrate a causa dell’emergenza. Nostro compito, nel coordinamento, è di ottimizzare la rete per arrivare a tutti i bisognosi evitando il più possibile sovrapposizioni con l’opera di altre organizzazioni. Per la distribuzione possiamo contare su persone di riferimento sul territorio: Giuseppe Rizzi del comitato di quartiere Wolkenstein, Manuela Giaquinta della parrocchia di San Giusto a Sinigo, Margreth Schwembacher dell’associazione Aiuto alla vita, Oliver Schrott dello Jugenddienst». E la galassia di aiuti alimentari, compresa l’attività di Siticibo, è ancora più estesa. E lunedì la giunta preciserà i criteri per accedere al buono spesa finanziato dai fondi statali.