I colori dei writer fanno risplendere l’ippodromo 

Via Wolkenstein. Lungo il muro di cinta una serie di opere realizzate da nomi noti del panorama locale, da Egeon a Valentina Stecchi «L’intento è dare una possibilità ai giovani fermati dalla pandemia»



merano. Merano come il comune di Dozza nell’imolese, capitale italiana dei murales? Anche nella nostra città sempre più spesso appaiono sui muri delle case o dei vicoli dipinti dai colori sgargianti che raffigurano personaggi o situazioni di vita con i toni grafici tipici del mondo giovanile.

Il pacchetto Covid.

Potrebbe essere questa una delle caratteristiche della Merano del futuro. Dopo i murales di Kiddy Citny, Ericailcane e Blu nel centro storico di Merano, un’altra zona della città sta diventando terreno fertile per la nascita di questo tipo di manifestazioni artistiche.

«I murales che possiamo ammirare in via Wolkenstein apparsi pochi giorni fa nascono dal pacchetto Covid, ovvero dal desiderio dell’amministrazione pubblica di venire incontro agli artisti che per via della pandemia son stati fermi», spiega l’ex vicesindaco Andrea Rossi, che spiega come tutto è nato. «Una ragazza è arrivata in ufficio e ci ha chiesto di dipingere i muri di cinta dell’ippodromo nel tratto di via Wolkentein, la proposta ci è piaciuta e abbiamo cercato di capire se ci fosse un ente interessato al progetto», sottolinea Rossi.

Da Egeon a Stecchi.

La persona a cui si riferisce l’ex vicesindaco è Valentina Stecchi, vignettista del nostro giornale, mentre l’istituzione che si è resa subito disponibile a sostenere il progetto è il centro giovani Tilt di Merano. Quindi, Valentina ha raccolto un team di artisti, presentato i progetti al vicesindaco e le facciate dei muri hanno iniziato a colorarsi.

Assieme a Valentina, si sono fatti avanti anche Alex Businaro, Federica Gaioni, Matteo Egeon, già conosciuto a Bolzano dove ha disegnato diversi graffiti e Noemi Rizzuto, tutti coordinati da Valentina Vizzi del centro Tilt. In attesa del completamento degli altri murales, le opere di Businaro e Stecchi sono lì, impossibili da non notare per chi passa per la via pedociclabile ma anche per chi transita con il treno e decide di volgere lo sguardo fuori dal finestrino.

«Ci è stato chiesto di intervenire con un’immagine libera, potevamo scegliere cosa fare per riqualificare la zona», spiega Valentina Stecchi, in arte “Vita da vignetta”, autrice del murales “Be Yourself” esattamente alla fine di via Wolkenstein, dove inizia il tratto pedonale lungo il muro di cinta dell’Ippodromo. «Il personaggio del murales l’ho inventato io. Un po’ mi rappresenta, infatti è anche il nome della mia pagina Facebook», spiega l’artista bolzanina che ogni domenica appare sull’Alto Adige con le sue divertenti vignette.

«Dopo il liceo artistico e l’Accademia di belle arti a Verona dove facevo pittura, ho fatto tanti lavori diversi anche nell’ambito artistico, fino ad appassionarmi di grafica e vignettistica», spiega Stecchi. Collaboratrice nel progetto “Cooltour” per il centro bolzanino La Strada Der Weg, Stecchi è un’apprezzata libera professionista che opera nell’ambito del disegno, collaborando con associazioni ed enti del territorio.

Degrado e opportunità.

«Spero che questo progetto possa andare avanti anche in futuro con la prossima amministrazione, sia per togliere al degrado pezzi della città sia per dare l’opportunità a questi giovani artisti di esprimere la loro arte nel modo che ritengono più opportuno», conclude Andrea Rossi.

E forse, il destino di Merano potrebbe essere proprio quello di diventare un prezioso laboratorio per gli artisti di strada come sperano Valentina e il suo team di colleghi. J.M.

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