Malles

Orme di un lupo alla malga: l’alpeggio si chiude in anticipo

L’alpeggio alla malga di Tarres di Sotto, a Trafoi, si è concluso un mese prima: resti di pecore predate sono stati dati ai responsabili del Parco per l’esame del Dna



MALLES. L’alpeggio alla malga di Tarres di Sotto, a Trafoi, si è concluso con un mese di anticipo dopo che sul terreno i pastori hanno notato orme riconducibili a quelle del lupo. Di solito l’alpeggio alla malga ai piedi del passo dello Stelvio, a 1.909 metri di quota tra i tornanti 33 e 36 della statale, va da maggio ai primi di ottobre.

A renderlo noto sono il presidente dell’associazione dei pastori di Trafoi, Arnold Kuntner, e il pastore Hermann Mazagg. Dei circa 250 esemplari che compongono il gregge, i due dicono di aver constatato la mancanza di otto o nove pecore.

«Abbiamo iniziato un ricerca capillare sui 50 ettari del pascolo, un territorio che si estende quasi fino al passo, tra zone impervie, rocce e canaloni. Abbiamo trovato i resti degli ovini, così li abbiamo consegnati ai responsabili del Parco dello Stelvio per l’esame del Dna. In zona la presenza del lupo è certa».

Contattato il responsabile della malga, Peter Wallnöfer, il gregge è stato riportato a valle.

La richiesta alla politica è di «prendere in considerazione la presenza del lupo con regole precise», perché, dicono, «il terreno non è pianeggiante e non possiamo realizzare una recinzione elettrificata. Non intendiamo far pascolare il gregge in una zona poco sicura». B.P.

 













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