Lungopassirio 

Pedone aggredito, fornito l’identikit

Merano. È di alcuni giorni fa la notizia di un’aggressione sul Lungopassirio, all’altezza della piccola area giochi della chiesa evangelica, ai danni di un 51enne che si trovava sulla passeggiata...



Merano. È di alcuni giorni fa la notizia di un’aggressione sul Lungopassirio, all’altezza della piccola area giochi della chiesa evangelica, ai danni di un 51enne che si trovava sulla passeggiata insieme alla moglie. Secondo quanto denunciato ai carabinieri, la coppia avrebbe visto un uomo “di presumibile nazionalità pakistana, dell’età apparente fra i 25 e i 30 anni” percorrere la passeggiata in sella alla propria bici.

Questa la ricostruzione fornita alle forze dell’ordine, che riportiamo edulcorando il turpiloquio: «Dal momento che il ragazzo correva in bici a forte velocità, mia moglie gli diceva: “Qui non si può andare in bici, per favore, qui si va a piedi”». Dopo essere sceso dalla bici e aver risposto in maniera aggressiva, lo sconosciuto avrebbe detto: «Non me ne importa niente, sono appena uscito di prigione, dormo per strada, tiro fuori il coltello!».

«Poi – prosegue l’uomo aggredito – ha afferrato due grosse pietre. Io gli ho detto di andarsene. Allora mi è saltato addosso, aggredendomi, prendendomi a pugni. Mentre cercavo di difendermi, siamo caduti entrambi a terra e durante la colluttazione il ragazzo mi ha morso il braccio sinistro, mi ha graffiato il petto e mi ha fatto sbattere più volte a terra la testa, le ginocchia e la schiena. Nessuno dei passanti si è fermato o è intervenuto. Al Pronto Soccorso del Tappeiner hanno riscontrato lesioni guaribili in otto giorni. L’aggressore era alto circa 1,75 metri e aveva carnagione scura e capelli neri, corti».













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