Resia, inghiottito dal lago mentre «vola» sul ghiaccio 

L’incidente. Un 59enne germanico ripescato dai vigili del fuoco e ricoverato per ipotermia Stava praticando l’«ice flying» quando è sprofondato nelle acque gelide all’altezza del rio Roja



Curon. Se l'è vista davvero brutta un germanico di 59 anni che ieri mattina stava praticando l'ice flying su una minuscola barca a vela tipica di questa disciplina sulla superficie ghiacciata del lago di Resia. Improvvisamente, all'altezza del rio Roja che scende dall'omonima valle, l'uomo è finito in un tratto non sufficientemente ghiacciato del lago. Ha tentato disperatamente una manovra per sfuggire al pericolo ma non è riuscito nell'intento. È finito così nelle gelide acque del lago. I rapidi soccorsi hanno consentito di recuperare l’uomo portato all'ospedale di Silandro con un principio di ipotermia che non è stato giudicato particolarmente grave.

La pratica dell’ice flying è frequente a sul lago di Resia che in questo periodo è ghiacciato. Lo sport è praticato con scafi dotati di pattini e una vela da windsurf, che trova il clima e le condizioni ideali proprio sulla superficie ghiacciata.

La dinamica.

L'incidente si è verificato verso le 11. L'uomo si stava divertendo sulla superficie ghiacciata del lago quando, arrivato nei pressi dove il rio Roja finisce nel bacino, si è trovato improvvisamente davanti un punto in cui la superficie ghiacciata era meno consistente. Ha cercato di evitarla con una serie di manovre ma non è riuscito nel tentativo. È finito così in acqua. Fortunatamente una persona che passava nei pressi del lago l'ha notato e ha provveduto ad allertare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Resia e di San Valentino alla Muta, la Croce Bianca dell'Alta Venosta oltre al Pelikan dell'elisoccorso provinciale subito attivati dalla centrale operativa del 112. Il germanico è stato prelevato dalle acque ghiacciate e subito trasportato all'ospedale di Silandro dove i medici l'hanno accolto in corsia con un principio di ipotermia. Le sue condizioni non sono gravi. I rilievi sul luogo dell'incidente sono stati fatti dai carabinieri.

L'attività invernale sul lago di Resia, per chi ama gli sport estremi, si arricchisce anche dello snow kite, uno sport invernale che abbina la normale attrezzatura da sci o snowboard a un’apposita vela (kite). È necessario un piano ghiacciato che consenta di prendere velocità e sollevarsi da terra con l’aiuto del vento che gonfia il kite. Il lago è meta da sempre di vari appassionati ed ospita anche eventi di carattere internazionale di questa disciplina.

Il sindaco sulla sicurezza.

Ma come garantire la massima sicurezza necessaria? Abbiamo sentito il sindaco di Curon, Heinrich Noggler che non ha firmato alcuna ordinanza per evitare ogni tipo di sport sul lago. «Sarebbe del tutto inutile - dice il primo cittadino - perché sarebbe come impedire l'accesso ai sentieri di montagna. Ho chiesto a suo tempo un parere anche al segretario comunale. Lui è d'accordo con me, meglio lasciare al buon senso dei praticanti l'accesso al lago ghiacciato. Noi, come Comune, ci limitiamo a controllare lo strato del ghiaccio e le garanzie di sicurezza solo in caso di manifestazioni o di eventi particolari». Per quanto riguarda l'infortunio di ieri mattina, il sindaco conferma che «il lago era ghiacciato complice anche il grande freddo dei giorni scorsi. Ciò non ha escluso che in alcuni punti dello specchio d'acqua lo spessore del ghiaccio non fosse sufficiente». E.D.













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