Solare ed energica Al Puccini la firma di Monika Gamper 

Il cordoglio. Telser, presidente dell’Ente: «Nella ristrutturazione  del teatro aveva messo l’anima, come in tutti i suoi progetti»


Jimmy Milanese


merano. È cordoglio in città, espresso anche con un messaggio dall'Amministrazione comunale, per la scomparsa di Monika Gamper e suo marito Michael Grüner, travolti domenica da una valanga in Val Senales. La 52enne era nota anche per essere stata presidentessa dell'Ente gestione Teatro e Kurhaus e, prima ancora, direttrice della società Meranarena. Attiva anche nella rete di associazioni, aveva guidato il club Soroptimist Merania.

Una persona competente, piena di idee, con un sorriso contagioso e sempre per tutti, sono le parole che ritornano quando amici e colleghi di lavoro ricordano Monika Gamper. Tra questi, anche Jutta Telser, la quale dopo un periodo nel Cda dell'Ente, nel settembre del 2019 aveva preso il posto della stessa Gamper alla presidenza. «Monika era parte del Cda dell'Ente Teatro dal dicembre 2007 del quale poi divenne presidentessa dal 2015. Tutti noi ricordiamo il suo motto che era “energia e voglia di fare”, ma anche determinazione nel portare a termine i progetti iniziati. Radiosa e gentile con tutti, così la ricordano i dipendenti commossi dopo avere appreso della notizia e che ci tengono a darle un ultimo saluto», spiega Jutta Telser la quale in un lungo pensiero ricorda il contributo di Monika Gamper nella ristrutturazione del teatro Puccini. «Era molto ligia e concentrata fino all'ultimo sul dettaglio delle cose. La ricordiamo particolarmente attenta all'estetica dell'insieme, tanto da controllare ogni dettaglio. Da presidentessa aveva davvero preso a cuore la ristrutturazione del Teatro Puccini. Da subito voleva realizzare un restauro completo, poi ha visto che era troppo complesso e il Cda ha deciso di fare passo per passo, un poco alla volta. E lì ci ha messo l'anima, ha riportato alla luce i pavimenti in battuto veneziano del Puccini, ha rifatto il terrazzo e il balcone e iniziato a rifare le finestre del teatro, per riportarle allo stato originario. Di mesi fa la messa in sicurezza dei controsoffitti e il rifacimento dei camerini. Tutti interventi per cui andava orgogliosa». È il ricordo di una amica di lunga data, quello di Daniela Zadra, direttrice dell'Azienda di soggiorno. «Conoscevo Monika dai tempi degli esordi in Azienda: lei era all'ufficio marketing della Raika, noi alla ricerca di sponsor. Mi ha colpito la sua solarità e un senso innato nell'accogliere le persone delle quali cercava sempre lo sguardo. La considero una visionaria, perché sapeva cogliere le caratteristiche essenziali dei progetti, sempre di elevata qualità, cogliendo l'essenza di quello che bisognava estrapolare dai progetti. Basti ricordare la sua idea del mercato del sabato in corso Libertà, il “mercato meranese”: un progetto di Origamo, la sua società, realizzato con il fratello Martino, designer affermato a Londra. Lo hanno creato assieme e ha avuto successo come luogo di incontro e non solo di acquisto. Ci vedevamo spesso in montagna, per la quale aveva una passione. Era una persona attenta, quindi per me è inspiegabile la tragedia».

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