Torna a vivere a Trafoi la colonia della polizia 

L’iniziativa. Domani una festa al Centro montano chiuso da 25 anni Riapertura speciale per merito di un’associazione che ha tanti progetti



Stelvio. Era attivo un tempo, a Trafoi, il Centro Montano della Polizia. Ora, a 25 anni dalla chiusura, riaprirà in occasione di uno speciale evento che si terrà domani, 11 agosto, grazie all’Associazione “Amici Trafoi”, che avvalendosi della collaborazione dell’Ufficio Patrimonio della Provincia, ha organizzato un incontro commemorativo che vedrà coinvolte generazioni di persone che presero parte, come ospiti o operatori, alla vita della “colonia” dagli anni ’60 fino alla chiusura nel 1994.

La costruzione.

La struttura, sorta ai piedi della strada dello Stelvio ed in prossimità del santuario delle Tre Fontane, fu edificata con il suo edificio principale, nel 1907 durante l’Impero Austro-ungarico. Passò allo Stato italiano nel 1918 dopo la Prima guerra mondiale e divenne, sotto il fascismo, una colonia montana della milizia volontaria. Divenuta dal 1946 caserma del corpo delle Guardie della Polizia, dal 1960 fu trasformata in colonia di soggiorno estivo per gli appartenenti alla stessa.

I soggiorni.

Il Centro Montano ha così accolto in estate e per circa trent’anni, un numero sempre più consistente di famiglie di dipendenti della Polizia, provenienti da tutta Italia. Il piccolo paese di Trafoi ne è stato letteralmente invaso.

Benché i primi anni corrispondessero a periodi di non facile convivenza tra italiani e altoatesini, grazie ad una gestione rispettosa e garante degli equilibri, esercitata dall’allora direttore del centro, colonnello Matteo Basso, e dal suo prezioso team, gli ospiti esuberanti della colonia e gli abitanti di Trafoi ebbero modo di incontrarsi, di godere dell’incanto di quei paesaggi ed infine di festeggiare tutti insieme il glorioso periodo del grande Gustav Thoeni, negli anni dei trionfi sulle piste da sci del campione originario proprio di Trafoi.

La chiusura.

Nel 1994, a causa di cambiamenti di assetti all’interno dell’amministrazione, purtroppo il Centro Montano chiuse i battenti e gli edifici vennero ceduti alla Provincia e definitivamente abbandonati. Il ricordo di quella esperienza, l’amore per la bellezza del sito e per la storia dei luoghi, vengono però tenuti vivi in un sito internet (www trafoi.net) curato con instancabile dedizione da Roberto Carannante, ospite per anni con la sua famiglia del Centro Montano. Carannante, innamorato di quei posti, coltiva un sogno: poter far rivivere l’atmosfera di quei tempi ad altre generazioni e riportare a frequentare quella magica vallata non solo quei bambini di allora, oggi più che adulti, ma tante altre persone, creando un punto di nuova aggregazione.

Il club.

È nata così l’Associazione Amici Trafoi, che sotto la presidenza di Roberto Carannante ha ottenuto la eccezionale riapertura del grande cancello e ha promosso un emozionante evento di ricordo e incontro, aperto a tutti. Questa sera alle ore 20 si terrà, al Centro Natura Trafoi, un concerto di musica classica ad entrata libera, atto a promuovere le iniziative dell’associazione che spaziano da eventi culturali, concerti, letture, fino ad azioni ecologiche di pulitura boschi.

Domani alle ore 10.30 al santuario delle Tre Fontane il parroco della Polizia di Stato, don Flavio, celebrerà una messa con accompagnamento musicale.

Al termine la festa proseguirà all’interno della colonia con una breve cerimonia commemorativa, seguita da un conviviale pranzo campestre. Presso la palazzina dell’ex spaccio verrà realizzata una piccola esposizione di fotografie dell’epoca, e chiunque vorrà potrà contribuire portando una o più foto particolarmente significative.

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Valeria Frangipane

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