Tutto sul vaccino: Guiglia intervista Carlo Signorelli
Merano. «Per una malattia virale per la quale non esiste una terapia di provata efficacia da usare in tutti i casi e con una letalità che è rilevante in certe categorie, la via d’uscita per contenere...
Merano. «Per una malattia virale per la quale non esiste una terapia di provata efficacia da usare in tutti i casi e con una letalità che è rilevante in certe categorie, la via d’uscita per contenere e probabilmente anche spegnere la pandemia è vaccinarsi». Lo dice il professor Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva.
Intervistato in videoconferenza dal giornalista Federico Guiglia nell’ambito del ciclo di incontri “Dialoghi Merano”, già caricati su Facebook e promossi dall’Accademia di studi italo-tedeschi, il professor Signorelli fa il punto su coronavirus e terza ondata, sulle temibili varianti («Fino a oggi non c’è notizia che non rispondano alle vaccinazioni, e questo ci fa ben sperare», dice), sul perché Israele e Regno Unito siano molto più avanti dell’Europa nella campagna di immunizzazione.
Il professore dà un consiglio al nuovo governo, guidato da Mario Draghi: «Il piano vaccinale contro il Covid-19 va aggiornato periodicamente con le nuove evidenze scientifiche che suggeriscano aggiustamenti. Quanto ai luoghi per vaccinarsi, bisogna fare riferimento a strutture di grandi dimensioni e non temporanee».
Il professor Signorelli parla di medicina territoriale e di medicina di famiglia, ma soprattutto di medicina preventiva, importantissima. «Eppure non fa notizia», l’appunto di Guiglia, cui Signorelli risponde: «Perché la prevenzione lavora sui sani e il suo impatto è minore rispetto ai malati, e poi perché la prevenzione non fa spettacolo. Lo fa un trapianto, ben più della vaccinazione di massa. Inoltre, la prevenzione utilizza strumenti semplici e antichi: lavaggio delle mani, mascherine, quarantena. Ma è fondamentale. Quest’anno non abbiamo avuto circolazioni del virus influenzale: vuol dire che la politica della prevenzione ha funzionato». Secondo il professore, «se i vaccini hanno quell’efficacia dichiarata contro tutte le varianti, con l’immunità di gregge avremo un’estate più rilassata e un autunno in discesa con il progressivo abbandono delle restrizioni. Se la campagna di vaccinazione sugli anziani procederà, prima dell’estate avremo un crollo importante di casi gravi e decessi».
Il professor Carlo Signorelli è laureato in Medicina e chirurgia, in Giurisprudenza e in Scienze politiche. È dottore di ricerca in sanità pubblica e specialista in igiene e medicina preventiva. Ha conseguito un master e un dottorato in Epidemiologia alla University of London. È autore di oltre 1600 pubblicazioni scientifiche e giornalistiche, con H-index 29. È coordinatore di progetti di ricerca, tra cui Horizon 2020, su aspetti epidemiologici, economici e sociali del Covid-19. È membro di diverse commissioni e gruppi di lavoro, incluso il Comitato tecnico-scientifico Covid-19 della Regione Lombardia. Ha fatto parte della Commissione lombarda sulle Rsa e ha pubblicato da febbraio a oggi circa 40 paper sul Covid-19 su riviste scientifiche indicizzate.