Vallelunga, lo sci di fondo per risollevare l’economia
“Turismo dolce”. Nuova via scelta dopo il “no” al collegamento sciistico con la Kaunertal La propaggine dell’Alta Venosta farà parte del circuito internazionale Visma Ski Classic
Curon venosta. Vallelunga punta su sci di fondo e “turismo dolce”. La propaggine dell’Alta Venosta che prima del confine con l’Austria vira verso est, esclusa dai circuiti turistici di massa, sonda una nuova via per affermarsi. Ci aveva provato ipotizzando un collegamento con l’area sciistica d’Oltralpe, la Kaunertal, idea rimbalzata dai pareri di un Comitato ambientale e di una Commissione socioeconomica, organismi voluti dalla Provincia per esaminare il caso. Quella partita non è ancora chiusa definitivamente ma di certo è congelata. Così, per trovare un’alternativa in grado di vitaminizzare l’economia della zona, ecco lo sci di fondo.
Una nota della Provincia ieri ha ufficializzato che Vallelunga e "La Venosta" entreranno nel circuito Visma Ski Classics delle più importanti gare di sci di fondo a livello mondiale. «Per Comune e Provincia una chance di sviluppo sostenibile», afferma la nota. Il circuito Visma Ski Classics, che comprende alcune delle più importanti e tradizionali competizioni quali Marcialonga, Dobbiaco-Cortina e Vasaloppet, sbarca dunque anche a Vallelunga. Per i prossimi 3 anni, infatti, la gara "La Venosta", che nel 2019 si disputerà il 14 dicembre sulla distanza dei 30 km a tecnica classica, farà parte di questo calendario internazionale. Soddisfazione è stata espressa dal l'amministrazione comunale di Curon e dalla giunta provinciale in un recente incontro con il presidente Arno Kompatscher e l'assessore al turismo Arnold Schuler.
Proprio lo sci di fondo, secondo i partecipanti all'incontro, rappresenta un'attività che ben si adatta all'idea di sviluppo turistico ed economico “dolce” e sostenibile che viene portata avanti da anni a Vallelunga. Per seguire questo percorso, ed entrare in pianta stabile nel circuito internazionale, la pista attuale necessita di alcune modifiche con un impatto minimo sul territorio come l'ampliamento dell'edificio principale e l'adeguamento dell'impianto di innevamento. Da parte loro, Kompatscher e Schuler hanno assicurato il sostegno della Provincia al progetto, già approvato dal consiglio comunale di Curon Venosta, considerato «sensato e orientato al futuro». SIM